SERIE A, LE COMPROPRIETÀ PIÙ IMPORTANTI DA RISOLVERE. DA GIOVINCO A IMMOBILE PASSANDO PER DESTRO E BORINI


Acerbi è il nome nuovo in casa centrali Italia
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04/06/2012 -

Il 22 giugno scadrà il termine delle comproprietà, tutti in pista per definire il futuro di giovani bomber, centrali pronti al salto di qualità e talentini che meritano palcoscenici internazionali.

Acerbi è il nome nuovo in casa centrali Italia, frutto maturo della nidiata genoana che dall'anno prossimo potrà contare su tanti giovani prontamente riscattati o semplicemente rientranti da prestiti secchi. Nessuna possibilità di permanza in gialloblù, il classe '88 prenderà casa a Genova, ma anche Galliani ha intenzione di comprarne una a suo nome a Milano. Eppure Preziosi è stato chiaro: "San Siro solo in cartolina". Prima all'ombra della Lanterna, poi chissà a quella del Duomo.
 
In tanti, nella Capitale, mugugnavano. Troppi milioni per un giocatore così, seppur giovane. Talentuoso o poco più, ora talento puro. Borini si è guadagnato la Nazionale, ha conquistato Roma. Ha attirato i parigini, Ancelotti si è ricordato di quel ragazzo del Chelsea. Ma l'attaccante dovrà prima risolvere la questione comproprietà, ritorno a Parma o incatenamento capitolino? Il progetto giovane giallorosso è riuscito sopratutto con lui, quando a un certo punto pareva tramutare in oro qualsiasi pallone sgusciante dalle sue parti. Tutte le strade portano a Roma.

San Calaiò, prima e dopo. E' grazie all'arciere che Mattia Destro è riuscito a esplodere alla sua prima stagione da titolare in Serie A. 12 goal, stacco di testa imperioso, lavoro sotto porta e tanti saluti a chi non ha creduto in lui (leggasi Inter). Destro tornerà a Genova, dove De Canio lo aspetta a braccia apertissime, angolazione infinita. Il Siena perderà tutti i suoi big, compreso Sannino. Bagarre per il futuro attaccante dell'Italia, tra la sua ex (amata?) squadra nerazzurra e la Roma di Zeman.

Purtroppo, per tutti, è arrivato stabilmente nella massima serie solo alla soglia dei fatidici 30. Diamanti, classico dieci, sinistro fatato, punizioni tese o a girare, al fulmicotone inserimenti, reti. Vuole giocare in Serie A, l'ex ragazzo del Prato: non ci dovrebbero essere problemi in tal caso, con il Bologna che lo riscatterà per cifre importanti, magari davanti al rinnovo ci compartecipazione con il Brescia, oramai troppo stretta con la conseguente categoria cui occupa. Una volta in Emilia, l'Udinese farà carte false per averlo.

Il Faraone è solo l'ultima pedina nell'affollata strada Genova-Milano. Vista la mancanza di Torino nessun triangolo industriale, due punti che si incontreranno in amicizia per decidere a chi servirà maggiormente. Allegri lo ha utilizzato più del previsto visti i tanti infortuni che hanno spezzato le corna del Diavolo, ma El Shaarawy ha ancora tanto bisogno di migliorare. Ed ecco che le nubi non si diradano, i puntini interrogativi nuotano nella testa di Galliani. Preziosi porterà tutta la giovane combriccola a Genova o si farà scappare l'egiziano?

La stella delle compartecipazioni è lui, Seba. Formica Atomica a Parma, un tipetto tosto senza paura di provare finalmente a essere decisivo anche in una big. Juve o non Juve, il giochetto dell'estate è aperto. Ghirardi promette battaglia, vuole riscattarlo da quella Signora cattiva che non ha mai creduto in lui. E poi magari cederlo al miglior offerente, con la lista di sceicchi e petrolieri che continua a salire ogni giorno mercantile che passa.

Ha provato la Serie B, domandola e innalzandosi a capocannoniere, uomo decisivo e desiderio di mercato. Immobile vorrebbe rimanere a Pescara, ma i suoi arcigni proprietari sono altri. Arrivato da gran capo al Genoa, Lo Monaco non ha avuto dubbi: Ciro rimane, è nostro al 50%. Esatto, la metà. Perchè l'altra metà è juventina, dopo una stagione trionfale Paratici e compagni di merende in entrata e uscita sono al bivio: puntare su un top player o dare fiducia al ragazzo meraviglia?

Qualche tempo fa, pronunciando il suo nome, gli occhi dei tifosi interisti si illuminavano. Poi il momento è passato, al Genoa ha deluso e l'Inter ha deciso di aspettare il futuro calciomercato per capire come muoversi. Kucka ha potenzialità, ha corsa, sa fare il mastino, sa fa ripartire l'azione. Ma si è un po' perso. Branca ha ottimi rapporti con Preziosi, vedi Rodrigo Palacio e il resto delle operazioni concluse negli ultimi anni. La sensazione è che nell'affare possano rientrare lo stesso argentino e Mattia Destro.

Come lui, tanti altri. E' la storia italiana, si allevano i giovani, si fanno partire per formarsi. Poi si ricomprano a peso d'oro. O comunque si fa di tutto per riportarli a casa dopo averli persi. Capirne il senso, difficile. In ogni caso il centrocampista rossonero è stato ceduto al Genoa, prima di tornare nel mercato invernale così da sostituire la marea di infortunati di Allegri. Poi il crack e una situazione al punto di partenza. Il giramondo (se la Terra fosse Genova-Milano lui sarebbe pendolare massimo) tornerà in rossoblù.
Tutto dipenderà da Julio Cesar. Dopo anni e vittorie l'estremo difensore interista comincia a farsi delle domande. E' giunta l'ora di lasciare Milano? Se il brasiliano deciderà positivamente a proposito, l'Inter riscatterà Viviano, a metà con il Palermo. I rosanero, infatti, hanno acquistato il portiere a gennaio (la metà del Genoa): burbero Zamparini ha già messo le mani avanti, o vuole rimanere o puntiamo su Ujkani. Insomma, la strada porta in Lombardia, ma per ora i guantoni sono ancora in Sicilia.

 


 

Antonio Ioppolo