I TANTI “NO” DEL PRESIDENTE CAIRO.


Si moltiplica il “NO” del presidente Cairo alla
richiesta di acquisto dei suoi giocatori più rappresentativi da parte delle
altre società di calcio; ma si allarga il “Sì”
nel verificare la bellezza del suo Toro che ha ampiamente vinto in Europa
contro lo Shakhtyor Soligorsk con il
punteggio di 5 a 0. “E’ la mia vittoria
europea più larga. In generale tutti i nostri giocatori mi sono piaciuti. Ho
visto una bellissima intesa tra Zaza e Belotti e poi un grande Berenguer che
oggi è stato imprendibile. Bene anche Bonifazi, per lui ho detto uno dei tanti
No alla sua cessione”. Si presenta così il Presidente Urbano Cairo ai microfoni dei media, raggiante di soddisfazione nel
verificare che il progetto europeo del suo Torino sta andando avanti a gonfie
vele. Certo, la pochezza tecnica degli avversari ha ingigantito la prestazione
dei granata di Mazzarri, tuttavia, ci sono da analizzare alcuni aspetti da non
sottovalutare, uno fra tutti il ritrovato gioco di squadra, l’intesa tra i reparti
e una buona condizione fisica che ben si interseca a quella psicologica. Il
Toro c’è, è agguerrito quanto basta, sa conquistare palla a centrocampo e
fluidifica il suo gioco attraverso il movimento senza palla dei suoi attaccanti
che si fanno trovare sempre pronti al tiro in porta. E’ indubbiamente un bel
Toro che sta preparando al meglio il prossimo confronto dei preliminari di
Europa League contro gli inglesi del Wolverhampton. Un inizio di stagione
scoppiettante che non deve far fare voli pindarici, ma ha bisogno di essere
valutata con la razionalità del caso. Tuttavia, resta innegabile l’intensità di
gioco espressa da capitan Belotti e
compagni, capaci di incarnare lo spirito del cuore Toro che tante volte, nel
corso dell’inizio dello scorso campionato, si è rievocato nella vasta
letteratura della storia granata, piuttosto che sul campo di gioco. E intanto,
mentre il mercato impazza di nomi altisonanti e milioni di euro che si
moltiplicano nelle strategie societarie per indebolire l’avversario, piuttosto
che pensare a rinforzare la propria squadra, il Toro di Urbano Cairo procede il suo mercato a fari spenti, in
modo sornione e senza tanti squilli di tromba, ma con la testa sulle spalle. E’
la caratteristica di questo presidente sempre così attento a non sforare mai il
bilancio societario che tra entrate e uscite deve sempre essere equilibrato.
Dopo l’addio di Petrachi, con il quale per anni ha raggiunto l’idem sentire sulla
necessità di curare le plusvalenze, il presidente Cairo coadiuvato da quest’anno
dal Direttore Sportivo Massimo Bava, ha messo una barriera protettiva verso il
tentativo di cessione di capitan Belotti e compagni. E’ una chiara tendenza conservativa
del patrimonio tecnico ed economico della società granata, nel tentativo di non
ricominciare sempre d’accapo ma di continuare la strada tracciata già l’anno
scorso da mister Mazzarri. D'altronde, il ritorno nel calcio europeo e gli
impegni annuali di Campionato e Coppa Italia, fanno pensare a un disegno
tecnico che si traduce nell’orgoglio di volere ben figurare in tutte e tre le
competizioni. Tuttavia, si presume che il mercato in entrata del Toro debba
riservare qualche sorpresa magari prima della fine di agosto. Che il Toro
insegua senza fretta l’attaccante Verdi non
è un mistero, anche se inaspettatamente Mazzarri si è ritrovato uno Zaza volitivo e rinvigorito dalla
voglia di dimostrare tutto il suo valore in attacco con il gallo Belotti. Dunque, le strategie di
mercato del Torino non sono da banalizzare in un pensiero negativo che faccia
capo alla mancanza di acquisti, ma deve essere inteso come chi attende pazientemente
gli sviluppi della situazione. D’altra parte, per acquistare c’è bisogno che la
controparte sia decisa a vendere e, almeno per quanto riguarda Verdi, il Napoli
attende di avere le idee chiare sui suoi attaccanti. Vedremo cosa accadrà in
casa granata e, soprattutto, è importante monitorare attentamente l’evoluzione
di Zaza che è entrato in sintonia con lo spogliatoio, con i compagni di squadra
e con il gioco voluto da mister Mazzarri. E se dopo tanti NO del presidente
Cairo che non intende cedere i migliori, ed ha rinnovato contratti importanti
come quelli di Izzo, Lyanco e
riscattato tanti giovani promettenti come Ola
Aina, magari, chissà, ci sarà pure l’acquisto di cui si parla
insistentemente da molto tempo. E’ questione di logica di pazienza e di
corretta strategia aziendale. E Cairo, per questo, se ne intende da sempre!
Salvino
Cavallaro