SERIE A, IL PAGELLONE SUL MERCATO: JUVENTUS INSUFFICIENTE. SPICCANO NAPOLI E MILAN


Serie A
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01/02/2013 -

Ogni sessione di mercato offre spunti curiosi per giudicare l’operato delle società di serie A. E allora, giusto per giocare un po’, ecco il nostro pagellone su quanto avvenuto nel mercato di riparazione terminato ieri.

ATALANTA, voto 6 – Squadra leggermente in crisi rispetto alla scorsa stagione, equilibrato la rosa con la saggezza tipiche del direttore Marino. Via Schelotto,direzione Inter, potrebbe essere Brienza il vero ago della bilancia, anche per rilanciare le quotazioni di Denis. A meno che Colantuono non voglia concedere a Livaja di far emergere il suo talento. Unico neo, la quasi totale rivoluzione in difesa. Certi equilibri, si sa, vanno oliati col tempo.

BOLOGNA, voto 5 – Un ruolo scoperto era quello del portiere e non è stato coperto. L’incertezza in quel ruolo, specie per una squadra che deve salvarsi, non crea certo giovamento. E la cessione di un leader come Portanova non pare possa portare frutti. Anzi.

CAGLIARI, voto 5.5 – Cellino come al solito negli ultimi tempi, usa le finestre di mercato per resistere agli attacchi altrui ai suoi gioielli. Restano Astori, Pinilla e Nainggolan. Ma non arriva nessuno, se non Cabrera. Ed è difficile possa migliorare la situazione.

CATANIA, voto 6 – Anche in questo caso mosse totalmente difensive. Pulvirenti resiste alla corte spietate fatta ai gioielli Lodi, Spolli,Gomez, Almiron e Castro. Ma la squadra di Maran, in fondo non necessitava di altro se non di essere riconfermata in blocco.
CHIEVO, voto 5.5 – Paloschi diventa a metà dei clivensi, ed era una conferma importante. Sampirisi è un giovane di buone prospettive, ma perdere Sorrentino è stata una mazzata. L’ex palermitano Ujkani non pare in grado di sostituirne il valore.

FIORENTINA, voto 6 – Anche in questo caso erano i portieri ad essere sotto esame, ma non è cambiato nulla. Per il resto serviva un esterno per far rifiatare Pasqual e non è arrivato, Sissoko e Rossi potranno essere utili. A patto che tornino in condizione. Ed un bomber ancora manca.

GENOA, voto 5.5 – Solito stravolgimento attuato da Preziosi. Entrano ben 9 giocatori nuovi ed in una squadra che cerca la salvezza non è mai una scelta semplice da far fruttare. Unico colpo di rilievo, l’ex Novara Marco Rigoni.

INTER, voto 6.5 – Metabolizzata l’amarezza per il passaggio ai cugini rossoneri di Balotelli, Moratti ed i suoi hanno operato all’insegna del nuovo corso: risparmio e scommesse sui giovani. Certo Sneijder e Coutinho fanno perdere punti in qualità, ma  il 3-5-2 di Stramaccioni ormai non prevede più i trequartisti. Mancato solo il ricambio di Milito, Rocchi ormai è al capolinea.

JUVENTUS, voto 5.5 – Soliti assalti finali per assicurare a Conte il vero obiettivo che mancava ai bianconeri: il bomber. Anelka non vale Matri e Quagliarella pur avendo peso in campo internazionale, Peluso forse non è adatto a grandi platee. Llorente a giugno però è un buon colpo.

LAZIO, voto 6 – Le due romane protagoniste dei due veri flop del mercato. I biancocelesti hanno accarezzato il sogno di avere Felipe Anderson, dal Santos. Ma un trasferimento internazionale non puoi imbastirlo all’ultimo secondo ed un fax ha fatto saltare tutto. Pessima la gestione del caso Zarate, mercato senza botti ma la rosa è a posto così.

MILAN, voto 7.5 – Male ad inizio stagione, i rossoneri dovevano per forza rispondere coi fatti a gennaio. E l’ha fatto in pieno, con Balotelli su tutti ma anche con scommesse su giovani di talento come Saponara e Salamon. Ora il nuovo corso può partire.

NAPOLI, voto 7 – Ultimamente i partenopei comprano solo per inserire pedine che servono nel posto giusto. Così è stato per i nuovi acquisti,con Rolando su tutti. Armero e Calaiò possono offrire garanzie da ottimi rincalzi. Ma anche in questo caso la rosa era competitiva.

PALERMO, voto 6 – Vale lo stesso discorso fatto per il Genoa. Rivoluzione totale, ma la salvezza non si può inventare. Ottimo l’acquisto di Sorrentino. Dossena e Fabbrini sono uomini di livello, ma davanti sono arrivati giocatori che devono conoscere il nostro campionato. E il tempo stringe.

PARMA, voto 6 – Nessun botto, ma sostituzioni mirate di calciatori venduti. Il progetto gialloblù non aveva bisogno di notevoli aggiustamenti, aver resistito ai corteggiamenti a Belfodil è stato già un gran passo.

PESCARA, voto 5.5 – La quantità fa non la qualità. Numerosi arrivi,con Sforzini su tutti. Ma qui come a Palermo e Genova, si punta alla salvezza e nulla può essere inventato dall’oggi al domani.

ROMA, voto 5 – Stekelemburg parte per Londra pensando di andare al Fulham ma una volta atterrato scopre che non c’è stato accordo. Il solo Torosidis non cambia gli equilibri, il vero problema è nella testa dei senatori e di Zeman.

SAMPDORIA, voto 6 – Icardi e Poli nel mirino delle grandi sono stati confermati e fanno gran parte del voto del mercato blucerchiato. Sansone, ex Torino, può far rifiatare l’attacco.

SIENA, voto 5.5 – Un’altra rivoluzione totale. Via Calaiò, non è arrivato nessun bomber di razza, se non Pozzi. Dietro parte anche Neto ed arrivano Terlizzi ed Uvini. Ma non pare che queste mosse possano fare la differenza.

TORINO, voto 6 – Barreto farà bene se la condizione lo reggerà, la rosa era già ampia e non andava ulteriormente aumentata. Due carneadi da scoprire (Menga e Kabasele) ma il vero nodo da qui alla fine sarà il futuro di capitan Bianchi.

UDINESE, voto 6 – Come sempre succede in casa friulana, mercato senza nomi eclatanti ma con spostamenti mirati. Via Coda e Fabbrini per crescere,Guidolin saprà fare tesoro del materiale a disposizione. Anche senza nomi roboanti.

Gabriele Cavallaro

 

 

 

 

 

 


 

IlCalcio24 Redazione