INTER, MANCA LA SERENITÀ


In casa nerazzurra non c’è mai pace. Dopo la
delusione dello scorso campionato, con la nuova proprietà si cerca di capire
quali possono essere i nodi principali da sciogliere. Fin dall’entrata di
Suning in casa Inter, si è capito che molte cose sarebbero cambiate: una fra
queste la non più carta bianca data a Mancini. Tutti sanno, infatti, che Thohir
pendeva dalle labbra del tecnico nerazzurro, il quale ha fatto il bello e il
cattivo tempo per quanto riguarda gli acquisti e le vendite. Sono stati spesi
molti soldi, ma non si è vinto nulla. Si sono create pochissime plusvalenze, registrando
numerose perdite a fronte di giocatori voluti, strapagati e poi rivenduti, perché
ci si è accorti di aver sbagliato. Una costante, quella di casa Inter, che
mette come primo imputato proprio Roberto Mancini, che fin dall’inizio ha messo
in chiaro la sua tendenza di fare apprendere un’immagine di gioco a una squadra
che, purtroppo, non ha saputo recepire. Oggi, con l’avvento della nuova
proprietà cinese non sarà più così, perché i nuovi dirigenti tendono a essere
più partecipi alle problematiche tecniche, piuttosto che delegare. E questo, a
Mancini non va proprio. Infatti, all’Inter di oggi tengono più banco le
tensioni tra Suning e lo stesso Mancini, piuttosto che il mercato visto come
potenziamento di progetti immediati. E non è un caso che nello scenario tecnico
dei personaggi papabili ad entrare a far parte dell’entourage dell’Inter si
parli insistentemente di Fabio Capello nel ruolo di manager. E se questo fosse
vero, cancellerebbe sicuramente il ruolo di Roberto Mancini, proprio perché ormai
da anni non è solo allenatore delle sue squadre, ma pretende anche il ruolo di
dirigere la parte tecnica. Tutto questo
fa pensare che la divisione fra tecnico e società sia quasi inevitabile, anche
se Thohir, pur nel suo ruolo di dirigente non più determinante, cerca di
ricucire lo strappo dichiarando parole di incoraggiamento verso il tecnico cui
crede tanto da sempre, per arrivare in Champions League. La squadra, intanto,
procede il suo ritiro a Brunico affrontando le prime amichevoli della stagione.
Dopo aver disputato le prime due partite in maniera deludente, contro Real Salt
Lake, al Rio Tinto Stadium ha vinto per 2 a 1. Ma, per quello che valgono le partite
di questi tempi, dobbiamo dire che si è vista una parvenza di gioco soprattutto
con D’Ambrosio e Jovetic che sono stati i realizzatori del match. Per il resto
registriamo il malcontento del portiere Handanovic, che mostra tutta la sua
delusione di giocare in una squadra che non partecipa alla Champions League.
Più volte ha dichiarato di volere andare via, ma ad oggi nulla si muove per lui
sul mercato. Si vocifera poi che anche Icardi desideri cambiare aria. Napoli e
Juventus sono interessati a lui soprattutto dopo le “sparate” di Wanda Nara,
che sui social fa intendere di volere una società con un progetto più ambizioso.
C’è poi il desiderio per nulla nascosto di Mancini, di volere l’esterno
Candreva. La trattativa non è facile per l’eccessiva richiesta di Lotito che
vuole 25 milioni di Euro. Ma questo non è il solo problema, infatti, per l’acquisto
di Candreva e Parolo si è pure inserito il Chelsea di Antonio Conte, che
ingaggerebbe i due giocatori pagandoli circa 42 milioni a testa. A questo punto,
per il club nerazzurro la lotta per acquisire Candreva diventa davvero improba.
Vedremo cosa accadrà in seguito, anche se, come dicevamo pocanzi, il Club di
Appiano Gentile ha troppi nodi da sciogliere.
Salvino
Cavallaro