L’INIZIO DELL’ESTATE E L’IMPORTANZA DEGLI STAGE


Al centro di ogni cosa c`è lo star bene dei bambini- Tra calcio e momenti ludici passati insieme-
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Torino, 21/06/2016 -


Lo stage estivo di calcio, non è come giocare una partita alla domenica o durante un torneo, perché non c’è agonismo e neanche l’esasperazione dei genitori al seguito, che spesso possono rappresentare un problema nella crescita calcistica e formativa dei ragazzi. Ma lo stage è qualcosa che si interpone tra gioco e svago, dove non importa quanti gol fai e quanti ne subisci, ma è bello perché stando tante ore insieme hai modo di ridere, scherzare, fare delle attività ludiche, fare nuove conoscenze. Ed è bello il momento in cui si mangia insieme. Dopo l’assolata mattinata con gli allenatori, arriva l’ora dell’appetito. Alle 12,30 tutti a tavola a gustare un pranzo caldo, che cambia il suo menù giorno dopo giorno. Mai le stesse cose, ma soprattutto sempre la garanzia dell’ottima qualità. Alla Soccer School di Marco Ferrante abbiamo visto tutte queste cose. Lui - l’ex bomber del Torino che dopo il gol si catapultava sotto la Curva Maratona con gli indici puntati sulla testa per imitare il toro, vederlo assieme ai bambini fare il burlone, giocare, fare scherzi e al contempo insegnare calcio, fa davvero piacere. - Vito Tammaro, il vice Pancaro che quest’anno ha allenato il Catania in Lega Pro, è allenatore capace di appassionarsi anche al calcio dei più piccoli in modo qualitativamente apprezzabile. - Maurizio Cavallaro allenatore munito di patentino Uefa B con esperienza pluriennale nel campo dell’istruzione e dell’intrattenimento dei più piccoli calciatori, anch’egli subisce il fascino di un lavoro che, nonostante le faticose ore passate assieme ai bambini, ne trae il vantaggio di un’esperienza sportiva e umana che è davvero unica. Poi ci sono anche altri personaggi in appoggio alle settimane di stage. Tutti qualificati con particolare predisposizione umana verso i più piccoli calciatori. Ecco, potremmo dire che in questo bellissimo polmone di verde e di attrezzature sportive che offre la struttura della Soccer School di Grugliasco, i bambini sono curati al meglio non solo dal punto di vista calcistico ma anche umano. Prova ne è che alla fine della settimana, quando c’è il venerdì che coincide con i saluti, abbiamo pure visto qualche lacrima scorrere sulla guancia di qualche bambino. Un gesto spontaneo che è l’emblema della qualità di una organizzazione estiva che mette il bambino al centro di ogni cosa. Sì, perché prima c’è il suo stare bene, il suo divertirsi, il suo trovarsi bene con Marco, Vito, Maurizio, ritenendoli amici di gioco ma anche figure che possono aiutarti e venirti incontro al bisogno. E’ come un sentirsi sicuri, sprigionando insieme ore di amicizia che si accompagnano alla voglia di un gelato, che puoi trovare al chiosco antistante i campi di gioco. Lì, sotto quei gazebo, c’è il ritrovo di tutti. Si pranza, si parla, si scherza e si è al riparo dal sole cocente dei giorni più luminosi, ma anche dalla eventuale pioggia dei giorni più bui. Poi, in questo periodo ci sono pure gli europei di calcio da non perdere. E così, attrezzati di un televisore, si sta tutti insieme a fare il tifo per gli azzurri all’aria aperta. Ecco, questa è la giornata tipo di uno stage estivo studiato ad hoc per la crescita dei bambini che amano il calcio, sognano di diventare campioni come Marco Ferrante, anche se, vivaddio, capiscono meglio di papà e mamma che quella settimana d’estate è soprattutto gioco e divertimento. E’ bello stare insieme, anche se non saranno campioni di calcio.

Salvino Cavallaro         

Salvino Cavallaro