LA FIGC E IL RITIRO DI LUSSO


In clima di spending review
dove tutti noi siamo chiamati a risparmiare e pagare le tasse con cortese
sollecitudine, apprendiamo che per la figuraccia dei nostri calciatori in
Brasile abbiamo speso oltre 4,7 milioni di euro, grazie all’errata
programmazione della FIGC. Col senno di poi, pensiamo pure che le dimissioni
dell’ex Presidente Federale Abete e del C.T. Prandelli, abbia una sua logica
data dalla coscienza. Altro che dimissioni date col beneficio dell’onestà
intellettuale, qui si tratta di un mea culpa vero e proprio su decisioni
assurde e fallimentari. Il ritiro dei calciatori con le rispettive famiglie, se
pur nella palazzina accanto all’albergo di Casa Azzurri, è stata davvero una delle
più grosse idee sbagliate che potevano essere fatte. Forse pensavano
bonariamente che con questo sistema degli affetti accanto, si potesse in
qualche modo aiutare psicologicamente i calciatori. E invece abbiamo appreso
che ognuno stava per i fatti suoi, che spesso non garantiva il completo
allenamento e che nella meravigliosa location da favola brasiliana, c’era più
che altro un clima vacanziero e non certo da ritiro di professionisti che
devono affrontare un mondiale di calcio. Persino il direttore del Resort Portobello di Casa Azzurri ha avuto parole sconcertanti, allibito com’era di
vedere cose non certo edificanti e consone al contesto in cui si trovavano. Le
camere singole, dotate di TV al plasma, costavano 350 euro a notte. Chi paga?
Certamente la FIGC che però non usa i soldi presi dal bilancio (per ovvie
ragioni di ristrettezze economiche) ma sfrutta l’assegno girato dalla FIFA che
attinge direttamente dal montepremi di Brasile 2014. E, adesso che abbiamo
visto il risultato di questa fallimentare spedizione in Brasile, resta
l’amarezza di pensare quanto anche la vittoria finale di un campionato del
mondo che si aggira intorno ai 26,7 milioni di euro, non sarebbe stata
sufficiente a dimostrare che tal esorbitante spesa ne valesse la pena. La Francia
è in un albergo a 90 euro a notte a Riberao Preto e l’Inghilterra aveva
affittato gli ultimi due piani di un Hotel a Rio, portandosi in Brasile non più
di 64 persone al seguito. Ora, con il senno di poi, e anche se l’Italia fosse
arrivata in finale, diciamo davvero che quanto è stato fatto per questi
campionati del mondo da parte della FIGC è assolutamente assurdo. Sperperare
così il denaro assegnato dalla FIFA, che avrebbe potuto e dovuto essere
impiegato in modo più esemplare, è qualcosa che non può passare certamente inosservato.
Ci piacerebbe che queste cose fossero riconosciute non come un qualcosa di
sommerso, di non chiaro, nel momento in cui esultiamo per un gol realizzato o
per l’idolo che non c’è, se non nella nostra fantasia. Se spending review c’è,
deve essere fatta da tutti, e non solo dalle persone che guadagnano poco e che
sono ligi al dovere di essere onesti contribuenti. In questo caso c’è una sostanziale
differenza data dall’etica, tra il significato di “pirla” e onesto cittadino.
Salvino
Cavallaro