TROFEO MAMMA CAIRO 2018, UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER IL TORINO PRIMAVERA.


Oltre al naturale rispetto per un Trofeo
annuale che vuole ricordare la figura della mamma del presidente Urbano Cairo, il
Toro tiene molto a questo evento anche per mettere a punto i tanti motivi
tecnici della squadra Primavera allenata da Federico Coppitelli. Un team che ha fatto molto bene durante la
scorsa stagione e che quest’anno si propone di migliorare i risultati ottenuti
grazie anche ai 14 nuovi acquisti voluti dall’attento talent scout, nonché
direttore del settore giovanile granata Massimo
Bava. Un connubio perfetto che per il presidente Cairo rappresenta il fiore
all’occhiello di tanti anni già coronati di successi, ottenuti dal settore
giovanile granata. Così, in questo periodo dell’anno in cui si comincia a
pensare al ritorno dalle ferie e l’attenzione per l’inizio del campionato di
Serie A si pone come primario interesse mediatico, i ragazzi di quel luminare
tecnico della Primavera del Toro, Federico
Coppitelli, si trovano a confrontarsi con squadre titolate come Juventus, Inter e Milan. E non è poco
per una squadra e una società che vuole sempre migliorarsi con l’intento di
cominciare bene i propri impegni annuali proprio da questo Trofeo intitolato
alla signora Maria Giulia Castelli Cairo, cui tiene ovviamente molto il
presidente granata. Con questo sono 6 gli anni contati da questo torneo, che si
gioca tra lo stadio di Quattordio in
provincia di Alessandria e quello di Asti.
Una festa granata che s’interseca tra mille motivi romantici per non
dimenticare la tifosissima Mamma Cairo, e situazioni tecniche e tattiche capaci
di controllare lo stato di preparazione della squadra di Coppitelli. Dunque, parliamo di un Trofeo tutto da seguire e capace
di stagliarsi tra mille motivi d’interesse. Così dice Massimo Bava, responsabile del Settore Giovanile del Torino: “Regalare questa gioia al presidente Cairo
è un mio desiderio……” Parole che
si commentano da sole e che danno la dimensione di ciò che significa lavorare alacremente
per migliorare quel settore giovanile del Toro il quale storicamente si eleva
per capacità nella valorizzazione di giovani promesse del calcio. E’ la logica
di chi investe e sa che i risultati talora non danno immediatamente i frutti
sperati. Una grande scelta fatta di pazienza, oculatezza, capacità
professionale nel percepire il futuro campione che si misura con l’ottima organizzazione
di settore. Questo, Massimo Bava lo sa bene. Ma lo sanno bene anche i vari
collaboratori che remano tutti per il verso giusto. Nel calcio sono i risultati
che contano, le parole sono soltanto il condimento di ciò che è effimero. Intanto
il presidente Cairo controlla tutto, ed ha avuto modo di apprezzare il lavoro
di Bava e il suo entourage già dai risultati ottenuti la passata stagione.
Adesso è ora di ricominciare, proprio a partire dal Trofeo dedicato a mamma Maria Giulia che non c’è più.
Salvino
Cavallaro