IN CHAMPIONS LEAGUE, UN NAPOLI DA SOGNO E INTER PRIVA DI AUTOSTIMA.


Le indicazioni di Napoli e Inter nel turno di Champions.
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Parigi, 25/10/2018 -


Nel vedere il Napoli in casa del PSG, ci si accorge quanto la squadra di Ancelotti stia progredendo sulla strada iniziata da Maurizio Sarri. I partenopei hanno pareggiato una partita che hanno vinto dal punto di vista del gioco, della fantasia e della forza caratteriale, ma sono stati sfortunatamente raggiunti da un gol beffa di Di Maria al 93°. Giocare a testa alta al Parco dei Principi di Parigi non è cosa semplice per nessuno, eppure i ragazzi di Carletto Ancelotti hanno aperto le marcature con Insigne e hanno subito un autogol di Mario Rui in avvio di ripresa. Ma colpiti nell’orgoglio, gli azzurri hanno macinato gioco di ottima fattura tra centrocampo e attacco, arrivando a quel gol di Mertens che aveva dato l’apparente illusione di qualcosa di definito. Un 2 a 1 che in base a ciò che si è visto in campo era davvero meritato. Poi, come già detto, De Maria allo scadere ha pareggiato le sorti di una partita che ha messo in rilievo la fragilità difensiva del PSG e la convinzione che questo Napoli modellato perfettamente da Ancelotti, possa giocarsela con tutti senza alcun timore reverenziale. Infatti, se teniamo conto della qualità tecnica dell’avversario che vanta la presenza di Neymar, Cavani, Mbappé, Di Maria, Rabiot, Verratti, il Napoli ha messo in luce tantissima abnegazione in Allan, Insigne (uscito poi per infortunio) Callejon, Fabian Ruiz, Mario Rui, che hanno saputo spingere in avanti grazie anche alla sicurezza difensiva data da Koulibaly e Albiol, i quali hanno saputo tenere a bada energicamente i “mostri sacri” del PSG. Ma se è vero che dopo quanto si è visto in campo resti l’amarezza di non aver portato a casa i tre punti in palio, è altresì vero che i 5 punti in classifica del Napoli che è staccato da una sola lunghezza dal Liverpool, fanno sperare in un passaggio del turno che non è per nulla difficile. Tuttavia, è importante vedere se la squadra di Ancelotti riuscirà a ripetere la stessa prestazione contro il PSG nella gara di ritorno. Noi siamo certi che il Napoli non deluderà, perché il gioco del calcio non è qualcosa che si inventa dall’oggi al domani, ma è il frutto di un percorso costruttivo che fa sempre capo a un progetto serio. Detto questo, passiamo alla prestazione dell’Inter al Camp Nou di Barcellona. Diciamo subito che dopo la vittoria nel derby, ci si aspettava un approccio alla gara sicuramente diverso. I blaugrana hanno dimostrato tutta la loro forza anche senza Messi, imponendosi con un 2 a 0 (gol di Raphinha e Jordi Alba) che ha garantito il vertice del gruppo B. L’Inter di Spalletti, invece, ha evidenziato alcune lacune nel rallentare il proprio percorso di crescita europea, nonostante un avvio di ripresa determinata. Certo, non si può dire che nerazzurri non siano mai entrati in partita, tuttavia, la carenza concettuale della propria forza nel credere in se stessi, crediamo abbia giocato un brutto scherzo alla squadra di Spalletti. L’impressione è che questa squadra abbia ancora delle remore reverenziali contro certi avversari, disperdendo certi convincimenti di grande squadra che i nerazzurri sanno mettere in evidenza soltanto saltuariamente. Dunque, riteniamo che a questa squadra manchi ancora quella convinzione che faccia la differenza e contribuisca a fare della continuità di gioco e risultati, qualcosa da acquisire al più presto. E non si può rimproverare la sola mancanza del pur importante Nainggolan nella manovra nerazzurra, perché è nel suo insieme che questa squadra ha bisogno di auto convincersi della propria forza. Comunque, allo stato delle cose, pensiamo che l’Inter con i suoi 6 punti in classifica e con il Tottenham e il PSV Eindhoven fanalini di coda a 1 solo punto, possa passare agevolmente agli ottavi di finale. Resta il problema di un’Inter che ha presto bisogno di rivedere certi meccanismi mentali,tattici e tecnici, che possano far ben sperare per il prosieguo in campo europeo. Non bastano gli exploit dell’ultimo momento e certe entusiasmanti vittorie ottenute in extremis. Serve la compattezza e la continuità nel saper gestire il match in maniera ordinata fin dall’inizio. Ci riuscirà la squadra di Spalletti?

Salvino Cavallaro                      

Salvino Cavallaro