IL REAL MADRID VINCE LA «DECIMA» COPPA TANTO SOGNATA


La squadra di Carletto Ancelotti vince la Champions League 2013`14
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Lisbona, 25/05/2014 -


Una finale di calcio è sempre una finale, si tratti di tornei amatoriali che di pallone che conta. Emozioni e sentimenti divergenti si intrecciano tra lacrime e gioia, tra vinti e vincitori. Ma la finale della Champions League o la Coppa del Mondo, hanno certamente una valenza straordinaria, per l’impatto incredibile che hanno sulla gran massa di tifosi al seguito e per l’importanza stessa che racchiudono. La finale di Champions League tra Real Madrid e Atletico è stata l’espressione di qualcosa di nuovo e forse irripetibile. Due squadre della stessa città in finale, un derby nel derby che assume aspetti davvero incredibili per tensione e per i grandi temi storico – culturali legati a Madrid, la città più importante della Spagna. Sul campo abbiamo visto un primo tempo in cui l’Atletico Madrid ha dimostrato maggiore grinta e determinazione e, infatti, la squadra di Simeone, tesa e attenta com’era, ha chiuso la prima parte della gara in vantaggio, grazie al gol di Godin che ha fatto toccare il cielo con le dita ai sostenitori biancorossi. Ma nel secondo tempo la reazione dei madridisti di Carletto Ancelotti si è fatta sentire. Infatti, prima Sergio Ramos pareggia il conto al 93’, e poi nei tempi supplementari i blancos dilagano con Bale, mister 100 milioni di euro, e poi segnano ancora con Marcelo e Ronaldo. Un 4 a 1 forse troppo pesante per la squadra di Simeone che ormai aveva dato davvero tutto e che soltanto a due minuti dalla fine dei tempi regolamentari si è arresa, facendo crollare tutti i sogni sin lì accarezzati. Impazzisce di gioia invece Carletto Ancelotti, per aver contribuito in maniera determinante a conquistare la Decima Coppa con le grandi orecchie della storia del club madridista. “Ci abbiamo sempre creduto” dice il tecnico italiano, “..e alla fine è andata bene. Sono felice per la nostra gente”. E dire che Ancelotti, ai tempi in cui è stato allenatore della Juventus (tempi molto lontani, ormai) era stato tacciato come eterno secondo. Una diceria assurda che all’allora tecnico proveniente dal Parma, gli avevano appioppato addosso perché aveva raggiunto solo dei secondi posti. E’ incredibile questo mondo del calcio, talora anche feroce nelle sue sentenze che, come in questo caso, vengono poi smentite con l’avverarsi di altre situazioni. Lui, e tutta la squadra del Real Madrid, hanno meritato la vittoria perché ci hanno creduto fino alla fine. E’ stata una sofferenza infinita, ma alla fine è arrivata la tanto sospirata vittoria. Onore dunque ai vincitori, ma non dimentichiamo certamente il meritevole percorso dell’Atletico di Simeone, il quale si è fatto conoscere dal mondo intero come squadra dalle poche possibilità economiche, capace di esprimere un calcio essenziale, fatto di forza atletica, ottime trame di gioco, grinta e determinazione da vendere. Certamente è un esempio da seguire.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro