JUVENTUS – REAL MADRID, STORIA DI UN DESTINO GIÀ SCRITTO


Quando Andrij Shevchenko ha estratto i nomi di Juventus e Real Madrid come
accoppiamento di andata e ritorno valevole per i quarti di finale di Champions
League, tutti hanno pensato a qualcosa di predestinato che aleggiasse sull’urna
di Nyon. E non è bastato neanche incrociare
le dita per fare affidamento su quel fato che potesse far sì di agevolare un
accoppiamento diverso (ad esempio Siviglia o Liverpool, tanto invocati alla
vigilia dall’ambiente bianconero) che sulla carta potesse dare maggiori chance
alla Juve. Ma il destino ha voluto materializzare qualcosa che la storia di
queste due squadre si è incrociato da sempre. Sembra quasi che l’una debba
passare attraverso l’altra, per poter vincere quella Champions League che una
volta si chiamava Coppa dei Campioni. Fin dai tempi di Alfredo Di Stefano e Omar Sivori, tra Real e Juve c’è sempre
stato antagonismo e le due squadre rappresentano una classica rivalità nella più
alta competizione europea. Ma la storia continua nel tempo con i vari
rappresentanti di campioni che si sono affacciati nelle varie generazioni. Da Emilio Butragueno a Antonio Cabrini, da Raul Gonzales ad Alessandro Del Piero, a Mijatovic,
Ronaldo, Roberto Carlos, Zidane, Nedved, fino ad arrivare a quell’ultima
dannata finale di Cardiff in cui la doppietta di Cristiano Ronaldo, il gol di Mandzukic,
Casemiro e Asensio segnarono la disfatta di una Juve che deluse tutte le
aspettative dei suoi tifosi. Un 4 a 1 a favore del Real che brucia ancora oggi
tra la gente di fede juventina, che a distanza da quell’infausto 3 giugno 2017
non riesce ancora a capacitarsi, di quella metamorfosi negativa dimostrata
dalla squadra di Allegri nel corso di un secondo tempo davvero inspiegabile. Tante
sono state le supposizioni, ma nessuna certezza è venuta a galla. Adesso, a
distanza di sette mesi, quando ancora in casa della Vecchia Signora non si è ancora
metabolizzata definitivamente quella nerissima giornata di calcio europeo
(anche per i fatti accaduti in Piazza San Carlo a Torino) il destino rimette a
confronto due squadre che in fondo hanno dimostrato di temersi da sempre. Tuttavia,
pur non nascondendo le reali difficoltà di questa Juventus che contro il Real avrà
come sempre vita difficile, siamo convinti che la doppia sfida possa giocare a
favore dei bianconeri. Il Real Madrid, infatti, è una squadra forte, ma più
abituata alle finali piuttosto che al doppio confronto. E poi, quell’enorme
divario che si era palesato qualche anno fa tra la Juventus e le grandi squadre
europee, oggi è stato in larga parte assottigliato. Piuttosto, ciò che
maggiormente pesa sulla squadra di Allegri, sarà l’assenza di Pjanic e Benatia che devono scontare un turno di squalifica. Non è cosa da
poco, soprattutto la mancanza di Pjanic
che sta dimostrando di essere un punto di forza nel fulcro di gioco della
Juventus. Vedremo cosa accadrà. Una cosa è certa, la Juve di Allegri nella
doppia sfida contro il Real non ripeterà più quella perdita di personalità che
ha determinato quello sprofondo bianconero di Cardiff. Già, perché soltanto
quel giorno in cui si alzerà finalmente la Champions al cielo, si potrà forse cancellare
dagli infausti ricordi bianconeri. Dunque, non si parta battuti anzitempo, perché
questa Juve pur non incantando nel gioco è in corsa su tre fronti. Al Real
Madrid, invece, è rimasta soltanto la competizione europea. Vorrà pur dire
qualcosa, no?
Salvino
Cavallaro