VINCE IL REAL MADRID, MA CR7 DICE “E’ STATO BELLO GIOCARE QUI”.


Una finale di Champions che racchiude gioie, tristezze e qualche rancore.
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Kiev, 27/05/2018 -


Si è chiuso il sipario sulla Champions League 2017-’18. Il Real Madrid resta sul tetto del mondo con 13 Champions gelosamente esposte nella sua storica bacheca, di cui tre vinte consecutivamente. A Kiev i blancos di Zidane si sono imposti per 3 a 1 sul Liverpool con una rete di Benzema e una doppietta di Bale, mentre Mane ha siglato l’unico gol per i Reds. E’ stata una gara molto strana, proprio per le sue vicissitudini che ne hanno caratterizzato il risultato finale. Il Liverpool di Jurgen Klopp è partito molto forte, costringendo per i primi venti minuti il Real Madrid a difendersi  e ripartire sporadicamente in avanti con Benzema e Cristiano Ronaldo, costruendo per costrizione un centrocampo folto di interdittori dai piedi buoni come Kroos, Casemiro, Modric e Isco. Ma alla mezz’ora si verifica il grande rammarico dei Reds per avere perso Mohamed Salah, il quale a seguito di un brutto fallo di gioco subito da Sergio Ramos (che non è stato neanche ammonito dall’arbitro) ha dovuto lasciare il campo in lacrime perché afflitto da forte dolore alla spalla. Peccato davvero per questo segno del destino che si è poi ancora accanito contro la squadra di Klopp, nel momento in cui il portiere Karius con due allucinanti papere ha agevolato la vittoria finale dei blancos. Storie di un destino che ha favorito indubbiamente la squadra più forte, ma che, se non ci fossero stati questi due episodi, probabilmente avremmo visto un’altra partita. Questo non lo sapremo mai. E non sapremo mai neanche cosa sarebbe successo se la gara si fosse protratta con la stessa intensità agonistica che i Reds hanno saputo imprimere all’inizio. Sono i famosi punti interrogativi senza risposta che spesso inondano i pensieri dei perdenti, i quali si devono attenersi alla realtà dei vincenti. Dunque - The Winner is Real Madrid – onore al merito a una squadra abituata a disputare le finali di Champions e che spesso è più attenta a vincere questa competizione piuttosto che la Liga di Spagna. Ma la vera novità con il retro gusto amaro di questa Champions di Madrid alzata al cielo, è che Cristiano Ronaldo ha detto ai microfoni televisivi spagnoli: “E’ stato bello giocare qui”. Una frase eloquente che ha il significato dell’addio. 33 anni e una lunga carriera da calciatore migliore del mondo, CR7 ha più volte manifestato il desiderio di tornare a giocare nel Manchester United con Mourinho, anche se in base a quanto si dice il PSG avrebbe la possibilità economica di sostenere il lauto contratto del giocatore. Tante possono essere le strade percorribili e diverse sono le suggestioni che lo scenario calcistico riguardante questo campione pluripremiato di palloni d’oro può ancora nascondere. Fisico asciutto e integro per la sua non più giovane età, Cristiano Ronaldo ha una clausola di un miliardo di euro, che eventualmente dovrà concordare con il Real Madrid per ogni eventuale mossa futura. Ma, stante a quanto si apprende dai rumors, CR7 sarebbe in combutta con Florentino Perez per due motivi: il contratto non ritenuto sufficiente e la corte ufficiosa che il presidente del Real Madrid sta facendo a Neymar. Ma Cristiano Ronaldo così dichiara ufficialmente: “Non è una questione di denaro, è qualcosa che viene da lontano. Forse non è stato il momento perfetto per parlare, ma di sicuro sono stato onesto e per questo motivo non ho nulla di cui pentirmi. Non parlo tanto, ma quando lo faccio parlo sul serio. Florentino? Non ho nulla da dirgli lo saluto da buon professionista come sono sempre stato. Resterò a Madrid? Non posso assicurare nulla. Non mi nascondo, nei prossimi giorni parlerò”. E allora non ci aspetta che attendere per commentare la decisione di questo grande campione, capace di avere fatto fare voli pindarici nei sogni impossibili di tanti tifosi anche italiani che oggi sperano, chissà……magari in qualcosa che apparentemente può sembrare assolutamente improponibile.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro