DI PALMA L’AVEVA DETTO: “QUESTO RAGAZZO DIVENTERÀ UN CAMPIONE”


Gigi Buffon compie 40anni.Una splendida carriera coronata da tanti successi che hanno saputo mettere in evidenza anche una persona speciale.
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Torino, 27/01/2018 -


Erano gli anni in cui Nevio Scala era l’allenatore del Parma e, consigliato dal preparatore dei portieri Di Palma, decise di far esordire un ragazzino di 17 anni dal nome Gigi Buffon. Era il 19 novembre 1995 in cui si infortunò il titolare Bucci e Scala preferì quel ragazzino pieno di verve, al secondo portiere Nista. Parava tutto e si buttava tra i piedi dell’avversario senza nessuna paura. Era forse l’incoscienza dovuta alla sua età, in cui i sogni sono sempre più forti di qualsiasi altro pensiero frenante della propria esuberanza. Comincia così la splendida carriera di Gigi Buffon, un uomo e un campione vero che oggi compie 40 anni. La maglia celebrativa è già pronta, anche se in edizione limitata, così come accade per quelle grandi ricorrenze che segnano un percorso di vita umana e professionale che è da esempio. Sì, perché questo numero 1 amato da tutti, si distingue per l’abilità di parare, ma soprattutto per i sentimenti forti che in maniera trasversale si manifestano attraverso la sua grinta, la determinazione, la forza carismatica da grande condottiero della Juventus e anche della Nazionale. Lui ha sempre messo la faccia davanti a tutto e a tutti, senza risparmiarsi mai, anche quando avrebbe potuto farlo. E’ il coraggio che non gli manca mai e che lo rende simpatico a tutti, anche quando davanti alle telecamere ha dimostrato senza pudore tutta la sua fragilità manifestata attraverso le lacrime di delusione per la mancata partecipazione della Nazionale ai prossimi mondiali di calcio. Ecco, quell’immagine è rimasta scolpita nel cuore di milioni di italiani, di sportivi, di tifosi juventini e anche di chi non ha nulla da spartire con il tifo bianconero, ma che apprezzano ugualmente l’uomo capace di essere anche il miglior numero 1 al mondo. Tutti sanno che se il pallone d’oro fosse assegnato anche ai portieri e ai difensori, oltre gli attaccanti, Gigi Buffon ne avrebbe conquistato sicuramente più di uno. Sono 40anni di ricordi indelebili che hanno segnato l’integrità di un atleta che ha fatto una parte di storia del calcio italiano, scrivendo pagine mai ingiallite dal tempo e che sono racconti di vita vera legata a uno sport spesso messo in cattiva luce per gli esorbitanti e stratosferici guadagni. Ma l’entusiasmo e la voglia di continuare per raggiungere ancora altri traguardi, non mancano di certo a Gigi Buffon. Lui non è ancora stanco di questa sua lunga e gloriosa carriera da capitano e medita ancora di rincorrere quell’unico trofeo che manca ancora alla sua carriera. E oggi quelle 40 candeline accese sulla torta augurale, illuminano il suo percorso di campione che non si è mai risparmiato, ed ha sempre agito con rispetto verso chi ha creduto in lui, proprio come quando la Juventus fu relegata in Serie B e Gigi fu tra i pochi a non abbandonarla. Avrebbe potuto farlo, non gli mancavano certamente le richieste, ma egli volle restare per un senso di giustizia e di riconoscenza verso la sua Juventus, che ha subito saputo risalire la china e ritornare, grazie anche a lui, a quel posto che gli compete. Dunque, è davvero doveroso anche da parte nostra celebrare un vero fenomeno del nostro calcio, che apprezziamo per tutto ciò che ha saputo dare in carriera. Certo, è ormai lontano quel giorno in cui esordì a soli 17 anni in Serie A con il Parma, ma oggi comincia l’altra vita fatta ancora per poco di grandi parate, e chissà….. magari anche da futuro manager di quel pallone che ha sempre afferrato come fosse il destino della sua vita.

Salvino Cavallaro                

Salvino Cavallaro