FILADELFIA, RINASCERE 90 ANNI DOPO


Era il 17 ottobre 1926, quando
si teneva il battesimo del caro vecchio Stadio Filadelfia di Torino. Non so
perché quando penso al significato che ha assunto quello stadio, non posso fare
a meno di emozionarmi. E poi mi piace chiamarla “Casa Granata”, forse perché da sempre la propria dimora sa di
calore, ha qualcosa di intimo ed è il luogo dove ognuno di noi si ritrova per
stare insieme. E proprio lì, in quella casa, i tifosi del Toro vivevano
l’allenamento della propria squadra del cuore come fosse qualcosa che gli
apparteneva intimamente. Un incontro che significava anche relazionarsi con i
giocatori. Una pacca sulle spalle, uno scambio di vedute, qualche critica che
ne giustifica i diversi punti di vista su una materia opinabile come il calcio,
e poi niente più, se non il pensiero di darsi appuntamento il giorno dopo;
proprio lì, tra le mura intime di quello stadio. Poi, le vicissitudini di
quegli anni che sono succeduti alla distruzione di quel tempio chiamato
Filadelfia, sono ormai note a tutti per il pentimento di avere calpestato in
maniera troppo superficiale una bomboniera colma di irripetibile storia. Ma,
per fortuna, finché c’è vita c’è speranza e, come tale, siamo qui a celebrarne
la rinascita 90 anni dopo. Infatti, lunedì 17 ottobre alle ore 18 presso il
Circolo della Stampa Sporting in Corso Agnelli 45 a Torino, si renderà onore a
uno stadio nato per il calcio e dove per la prima volta sullo stesso terreno si
vinsero sei scudetti, conquistati dal Toro tra il 1927 e quel fatidico 1949 in
cui si consumò la tragedia del Grande Torino. Un evento eccezionale per gli amanti
della storia granata, che va oltre il senso minimalista di un pallone che
rotola in mezzo a un rettangolo verde. Presenti all’incontro saranno personaggi
illustri quali, Cesare Salvadori,
presidente della Fondazione Filadelfia, Claudio
Sala, Renato Zaccarelli, Sergio
Vatta (maestro e allenatore che ha conquistato molti titoli giovanili), Antonio Comi – direttore generale del
Torino F.C. – Luciano Nizzola, Gianpaolo
Ormezzano, Gianni Romeo, il
biografo del compianto Don Aldo Rabino,
Beppe Gandolfo, Guido Barosio, e
poi ancora Gigi Gabetto e Franco Ossola, figli dei mitici
campioni del Grande Torino e tanti altri nomi illustri del mondo del calcio.
Per la Città di Torino e in rappresentanza delle Istituzioni, ci sarà l’Assessore allo Sport Roberto Finardi,
mentre la scrittrice Sabrina Gonzatto,
il regista Giulio Graglia e l’attore
Danilo Bruni, si dedicheranno alle
letture e ai progetti per il futuro, assieme allo staff del Circolo della Stampa Sporting. Ma questo eccezionale
evento non sarà il solo, perché in contemporanea sarà onorata la ricorrenza dei
60 anni del Circolo della Stampa Sporting che si celebrerà nel 2017. Sarà un
anno ricco di ricorrenze, a cominciare dalle sue sedi. 130 anni fa, esattamente
nel 1887, fu inaugurato Palazzo Ceriana
Mayneri di Corso Stati Uniti 27 a Torino, dove attualmente si svolgono
attività culturali aperte alla Città e dove operano l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte
e l’Associazione Stampa Subalpina. Nel 1942, invece, fu realizzato l’impianto
sportivo di Corso Agnelli a Torino, con l’intento di farlo diventare il più bel
circolo di tennis d’Europa. Dunque, ci sono molti punti interessanti in questo evento
in cui si celebrano ricorrenze e compleanni celebri. Il consiglio? Quello di
non perdere l’opportunità di essere presenti.
Salvino
Cavallaro