CHELSEA: «VEDI NAPOLI E POI MUORI»


Per una volta l`azzurro domina sul blu:il Chelsea è un toro avvelenato e "matato".
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22/02/2012 -

"Vedi Napoli e poi muori". Se il Chelsea ieri sera non è morto, è almeno ferito. Gravemente. Lo tiene in vita un erroraccio di Cannavaro, il capitano, colui che ha portato il Napoli dalla Serie B alla Champions. L'unico che non poteva, non doveva sbagliare.
Una zolla, una buca, un rimbalzo maldestro: la palla si impenna, il capitano la cicca, Mata insacca.

Psicodramma al San Paolo? No, gli azzurri sono una squadra vera. Il carattere non manca e, quando i tre tenori cantano, il concerto non lo può rovinare nessuno. Nemmeno uno spagnolo giunto da Londra che suona un buon "Blues".

Parte il tango, canta Lavezzi. "Arsenico e Champagne" lo chiamano i suoi tifosi. Non potrebbe esserci soprannome più azzeccato: il "Pocho" prima ubriaca gli avversari, poi li avvelena.
Il suo destro dal limite dell'area è come il colpo di spada con del veleno sulla punta. Gli uomini di Villas Boas accusano il colpo ed il veleno entra in circolo.

Il dominio Napoli è evidente: cross dalla destra di Inler, Cavani prende la situazione di petto e insacca. Il colpo "de pecho" del Matador affossa i londinesi a ridosso dello scadere della prima frazione di gara.
Gli spettri dei primi 38 minuti sembrano svaniti: al rientro negli spogliatoi il tabellone recita "Napoli 2 Chelsea 1".

Si rientra in campo e la musica non cambia: gli azzurri cantano sempre la stessa canzone, ma non annoiano mai.
Il tempo che passa sembra essere solo di preparazione al terzo acuto che arriva al minuto 65.
Questa volta vi è un duetto: Cavani canta l'introduzione, Lavezzi chiude il pezzo. Il veleno ha sortito il suo effetto.

Il Chelsea è un toro avvelenato e "matato".

Mentre la banda Mazzarri attacca e capitan Cannavaro tira un sospiro di sollievo, quella di Villas Boas tanta di evitare il peggio. Peggio che non arriva solo grazie ad A.Cole che al 90' salva sulla linea di porta un pallone calciato da Maggio.

L'arbitro fischia tre volte: per una volta l'azzurro domina sul blu.
Lo spettacolo termina tra gli applausi della platea che sembra aver gradito molto, tanto da aver chiesto il bis.
L'orchestra promette di ripetersi: appuntamento il 14 marzo allo Stamford Bridge di Londra.

Manuel Barbetta