JUVE, IN UNDICI È DIFFICILE...


Grandi difficoltà dei bianconeri senza il sostegno del pubblico
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03/10/2012 -

Male, molto male la Juve di Coppa, lontana parente di quella brillante dello Stanford Bridge. Sono mancati gli inserimenti di Marchisio e Vidal, la brillantezza di Pirlo, la giocata decisiva di Vucinic e non si è fatta attendere anche nella serata di ieri la cronica difficoltà sottoporta di Matri: a questo però va aggiunto l'incredibile scenario visto allo Juventus Stadium, silenzioso e per niente "dodicesimo uomo", come lo è stato finquì. La motivazione ufficiale dei tifosi è stata quella dei biglietti troppo cari ( 40 euro le curve, da 90 a 130 i distinti ndr), ma alla fine l'incasso è andato benissimo comunque: 29.368 i presenti e 1.515.836 il ricavato. Insomma alla fine chi ci ha perso è stata solo la squadra visto che tra l'altro la dirigenza ha continuato a difendersi dichiarando che i prezzi non erano alti ( e ci mancherebbe che dicessero l'opposto...) e addirittura Marotta ha sviato il tutto dicendo che era martedì e la gente che lavora fuori Torino non poteva venire allo stadio: arrampichiamoci sugli specchi...

Buffon e co ieri hanno sofferto tremendamente una squadra abituata alla competizione si ma con un valore tecnico nettamente inferiore: lo Shaktar non è uno squadrone irresistibile e questi due punti persi potrebbero alla lunga pesare. La Juve ha dimostrato ancora una volta l'importanza quasi decisiva del pubblico, proprio come è stato riscontrato dalle parole di Chiellini e Bonucci a fine partita. Un clima surreale con una squadra abbandonata al proprio destino e la voce di Carrera perfettamente udibile pure dagli spalti: i prezzi erano esagerati si, quasi un affronto verso della gente che ha sempre aspettato vicino alla squadra questo ritorno in Champions, ma come si suol dire, hai fatto trenta, fai trentuno...

Luca Bonaccorso