MA CHE COS’È QUESTO CALCIO?


Quando pensi che tutto sia finito, quando ci
credi solo a parole ma non sei convinto di ciò che dici, quando ti unisci agli
altri per farti forza, ecco che quell’incredibile sogno da sempre sognato
diventa realtà. E’ la storia del calcio che somiglia alla vita e come tale è
fatto di sentimenti e forti emozioni capaci di intersecarsi tra loro e farti
mancare il fiato. Succede di tanto in tanto, ma qualche volta accade che in
Champions o in qualsiasi altro avvenimento calcistico tutto sembri perso. E
invece, chissà come, chissà perché, tutto viene ribaltato e si avvera l’imprevedibile,
quello che forse non avevi neanche osato sperare ma lo sognavi. E così sugli
spalti dello stadio vedi da una parte bambini, donne, uomini giovani e vecchi che
piangono di gioia, mentre dall’altra le lacrime hanno il significato della
delusione provocata dalla sconfitta. E’ la bellezza di un calcio che riserva
sempre emozioni e imprevedibili situazioni che ti trascinano oltre il pallone,
la maglia e la squadra per cui fai il tifo. Questo è successo tra Roma e
Barcellona nei quarti di finale in ritorno di Champions League. Una partita
difficile da raccontare per l’esaltazione di un significato in cui
preponderanti sono le passioni, i sentimenti che quasi nascondono l’analisi
tecnica di una partita che ha scritto una pagina indimenticabile del club
giallorosso. Un 3 a 0 della Roma, capace di fare ritornare sulla terra i
marziani del Barcellona. Da Messi a Iniesta
a Piquè a Suarez, incredibile vedere la loro disfatta davanti alla furia,
alla determinazione, alla foga di vincere dei giallorossi, che spinti da 60.000
appassionati spettatori, hanno toccato il cielo con le dita. E’ stato davvero
un privilegio assistere a un calcio apparentemente ruspante, fatto di poco
studio premeditato e tanto cuore, capace di scatenare passioni talora sopite dalle
convinzioni anche ingigantite dalla reale superiorità tecnica dell’avversario.
Sembra la storia di Davide contro Golia che non tramonta mai, non passa mai di
moda e che attraverso il pallone fa vivere momenti indescrivibili di passione. E’
stato un trionfo per il calcio italiano, per i tifosi e per la società
giallorossa che giustamente si inorgoglisce per avere una delle prime quattro
squadre d’Europa. Vedere Dzeko, De
Rossi, Kolarov, Nainggolan, Florenzi, che agli ordini di Eusebio Di Francesco hanno surclassato
anima e corpo il meglio dell’Europa calcistica, sembra un film che non finisci
mai di vedere. Certo, per i romanisti è stata una “Maggica” Roma, ma
crediamo che anche per coloro i quali fanno il tifo per altre maglie e altri
colori, questa partita sia stata qualcosa che fa parte della bellezza del
calcio. Complimenti Lupa, per aver tenuto alto questo nostro calcio italiano
troppe volte bistrattato, inondato da mille congetture e convinzioni di un
mondo in cui tutto sia da rifare e nulla da salvare. E ai fautori dei
superinvestimenti calcistici, capaci di prometterti vittorie a gogò e
primeggianti situazioni di classifica, la bellezza della Roma vista contro il
Barcellona mette tutti a tacere. In fondo è il calcio che ci piace, anche se
per i suoi mille significati ci rende sempre più difficile raccontare le
emozioni vissute.
Salvino
Cavallaro