DIAMO VOCE AL POPOLO BIANCONERO. COSA C’È CHE NON VA IN QUESTA JUVE?


Juve sì, Juve no. Dopo la
debacle di San Siro contro il diavolo rossonero, abbiamo pensato di dare voce
al popolo bianconero formato da giornalisti, addetti ai lavori e tifosi,
proprio per capire bene che cos’è la Juventus di Maurizio Sarri. Geniale o
evanescente? Qual è davvero l’immagine di una squadra costruita per vincere la
Champions, lo Scudetto, la Supercoppa e la Coppa Italia (questi due ultimi Trofei
sono stati persi malamente). Per rispondere a questo quesito, abbiamo voluto
tastare gli umori del mondo bianconero dando voce a chi spesso non ce l’ha.
Cominciamo con Franco Leonetti. Giornalista, scrittore
e opinionista TV sull’emittente privata 7 Gold, Leonetti è un grande esperto di
calcio ed in particolare della Juventus, la squadra di cui conosce molto bene l’ambiente
come un vero juventinologo. Ascoltiamolo, dunque, in quella che è la sua idea legata
al momento della Vecchia Signora.
“Una Juventus in completa crisi
psicologica, quella vista a San Siro contro il Milan. Un blackout mentale
giunto come un’eclissi totale al 60’, quando i bianconeri conducevano per 2 a 0
sui rossoneri e avevano il controllo del gioco e la partita in ghiaccio. E
forse anche il campionato. Difficile analizzare, difficile capire perché la
squadra di Sarri abbia staccato completamente la spina del match, subendo poi,
giustamente, una sconfitta tanto bruciante quanto meritata. L’istantanea del
match è il gol del pareggio ad opera di Kessie: difesa piatta, passiva, con
zero reazioni. Il doppio vantaggio ha avuto effetto bromuro nei bianconeri, che
sono scivolati via dal match e non hanno più ritrovato il filo logico del
gioco, del saper soffrire e lottare. Subendo 3 reti in cinque minuti, uno
scempio, un crollo verticale che non ammette scusanti. Ora la Juventus deve voltare
pagina, sin da sabato contro la terribile e brillantissima Atalanta, che non
concederà nulla allo Stadium. La Juve ha lo scudetto in mano, ora sta ai
bianconeri non sciupare tutto il percorso fatto sino ad ora.”
Franco
Leonetti
Questo è invece il parere di mister
Niko Caragliano, allenatore della
SS. Milazzo e componente del direttivo dell’Official
Fan Club di Milazzo (Me) “Alessandro Del Piero”.
“Noi tifosi juventini siamo
abituati bene, Da otto anni riusciamo ad accumulare titoli su titoli e siamo
pronti a festeggiare per i nono anno di fila. Però quest’anno ci siamo rendendo
conto che stiamo vincendo per mancanza di una concorrente che possa dare
fastidio alla Juve, squadra formata da top player. La sensazione che abbiamo
tutti è che quest’anno la Juve non è la solita squadra compatta, cinica,
ordinata con mentalità vincente. Chi osserva attentamente la partita e non lo
fa solo con l’occhio del tifoso accanito, nota una squadra fragile, mai
costante, con la sensazione che si può prendere gol in qualsiasi momento. C’è
da dire anche (ma vale per tutte le squadre) che questa è una stagione
particolare. Il Covid ha influito e influirà ancora sullo spettacolo che regala
il gioco del calcio. Quest’anno, a differenza di altri anni, constatiamo del
malcontento generale sulla gestione di Maurizio Sarri, un allenatore che non è
riuscito ancora ad oggi a farsi amare da noi tifosi, a differenza di Max
Allegri, arrivato tra i cori di contestazione e andato via tra gli applausi di
uno Juventus Stadium gremito. Tornando al presente, il campionato sembra ormai
vinto (facendo tutti gli scongiuri del caso) con la speranza di vedere una Juve
solida e vincente in Champions League, perché ricordiamoci tutti che alla Juve “Vincere
è l’unica cosa che conta” e dei 60’ del calcio mondiale, a noi tifosi interessa
ben poco”.
Mister
Niko Caragliano, SS. Milazzo.
E adesso leggiamo cosa ne pensa
il tifoso juventino De Salvo da
Milazzo (Me)
“A parte il blackout che
succede ogni sette anni, devo dire che senza giocatori chiave come De Ligt e
Dybala, prima dei trenta minuti di assoluta follia ho visto una Juventus che ha
fatto una partita di controllo con un gran goal di Rabiot. Speriamo che si sia
sbloccato”.
Daniele
da
Perugia, tifoso juventino.
“Se dicessi tutto quello che
penso, dubito che lo pubblicherebbero”.
Spoto
Francesco, un altro tifoso juventino.
“Io dico che quando un
allenatore vede che la squadra cala di concentrazione, o meglio non ci mette
più impegno, deve intervenire riprendendo i giocatori anche in modo prorompente,
deve dare carica e si deve fare sentire. E poi, ci sono giocatori come Alex
Sandro che avrebbero bisogno di ripetizione di calcio, perché non è la prima
volta che fa questo errore”.
Bene, per il momento ci
fermiamo qui. Coloro i quali continueranno a esplicare i propri pareri, i
commenti e le analisi sulla Juve di quest’anno, saranno pubblicati.
Salvino
Cavallaro