Quando si pensa a Gigi Buffon non si può far altro che associarlo ad un solo numero: uno.
Numero uno perché è quello che indossa sulle spalle, numero uno perché per più di un decennio( e forse ancora oggi) è stato considerato universalmente come il miglior portiere al mondo, numero uno perché da quando è andato via Del Piero non c'è calciatore bianconero più acclamato dai tifosi juventini, uno perché è l'unico di quei senatori che hanno amato talmente tanto la propria maglia da calarsi nel palcoscenico della serie B, ad esser ancora rimasto nella Juve attuale.
Per Buffon il 2012  è stato un anno straordinario sia per quanto riguarda il rendimento che dal punto di vista simbolico.
Fondamentali le sue parate con cui ha salvato in diverse circostanze l'imbattibilità dei bianconeri che per 49  partite consecutive in A  non hanno conosciuto sconfitta, determinante, dunque,  è stato il suo contributo per la vittoria dello scudetto 2011/2012.
Inoltre, considerate le poche apparizioni di Del Piero nello scorso campionato, era lui il capitano in campo della squadra, mentre a partire da questa stagione ha assunto la carica a pieni gradi.
Per il portierone di Carrara il  2012 sarà ricordato anche per un altro successo, la Supercoppa italiana, primo trofeo alzato al cielo da quando è a Torino .
Insomma, Gigi Buffon è la storia vivente della società bianconera. Il suo nome è associato ad un passato di successi ma anche al presente e futuro della Juventus.

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