GLI STATI UNITI ENTRANO NELLA STORIA, UN`ITALIA DELUDENTE VIENE SCONFITTA PER 1 A 0


A inizio ripresa Dempsey condanna alla sconfitta gli azzurri di Cesare Prandelli
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29/02/2012 -

Un gol in apertura di ripresa di Dempsey condanna alla sconfitta gli uomini di Prandelli, poco incisivi in avanti e deludenti sul piano del gioco. Gli azzurri giocano bene solo nei primi dieci minuti del primo tempo e nei quindici minuti finali quando, sotto di un gol, le tentano tutte per evitare di uscire sconfitti e assediano l'area americana alla ricerca di un pari che sarebbe stato meritato. Italia subito pericolosa nei primi minuti con Maggio molto attivo sulla fascia destra, ma né Giovinco (anticipato da Bradley) né Thiago Motta (il suo tiro ravvicinato viene respinto coi piedi da Howard) ne approfittano. Gli Stati Uniti dopo una decina di minuti di sofferenza decide di alzare un po' il baricentro per far soffrire meno la difesa, ma rendendosi raramente pericolosi dalle parti di Buffon. È comunque l'Italia a fare la partita, anche se troppo spesso la squadra di Prandelli prova lanci lunghi in verticale per il movimento delle due punte, che non riescono a sfruttarle a dovere. Con gli Usa tutti chiusi nella propria metà campo l'Italia fatica a trovare spazi per lanciare le due punte e le uniche volte ci riesce gli attaccanti si fanno pescare in fuorigioco vanificando gli sforzi. La prima occasione per gli ospiti arriva addirittura al 36' con Dempsey, che calcia di potenza una punizione dal limite trovando i pugni di Buffon a respingere la sfera. La ripresa - con Montolivo e Chiellini in campo dal primo minuto - ripropone la trama degli ultimi minuti del primo tempo con l'Italia che si affida a lanci in profondità che pescano gli attaccanti azzurri sempre al di là della linea difensiva degli Usa. Al 54' gli statunitensi passano a sorpresa sfruttando la prima azione offensiva degna di nota: Altidore riceve in area, difende il pallone e serve Dempsey al limite. Il centrocampista calcia in totale libertà e sorprende Buffon. L'Italia prova reagire, con Prandelli che inserisce forze fresche in una girandola di cambi che appare poco produttiva anche per la grande applicazione difensiva della squadra di Klinsmann, che chiude tutti gli spazi difendendosi spesso e volentieri in 10 con il solo Altidore in avanti. Solo nei minuti conclusivi gli azzurri riescono pericolosamente a rendersi pericolosi in area americana, anche se Pazzini prima e Borini vengono chiusi dalla difesa ospite, che non concede nulla agli uomini di Prandelli. Il fortino americano regge fino al 90', così gli Stati Uniti portano a casa una vittoria di prestigio, la prima nella storia contro l'Italia, che fa morale in vista delle qualificazioni per i prossimi Mondiali in programma in Brasile nel 2014. Per l'Italia prestazione sottotono contro una squadra che ha pensato solo a difendersi colpendo in contropiede. Italia deludente sia dal punto del vista del gioco che dell'intensità.

Ivano Messineo