Nella Juve che fa un sol boccone della Roma (mai in partita e davvero deludente) e distanzia il Milan (appena un pareggio, e per di più col fiatone, in casa col Bologna), colpisce la determinazione, la capacità di mantenere alta la concentrazione anche quando il match si mette in discesa. La squadra di Conte è sempre più interprete del "verbo" di un mister che ha fame di vittorie, e si vede. E' prematuro pensare che lo scudetto sia cosa fatta, anche perché nel campionato italiano non ci sono squadre - cuscinetto e per di più adesso, con le possibili soprese di Calciopoli, chiunque è a caccia di punti perché confida in una sempre più possibile "rivoluzione" da parte del giudice sportivo. E, pure se i bianconeri non sono attesi da scontri di particolare difficoltà (almeno in apparenza), non possono certo dire di avere la vittoria finale in tasca. Hanno guadagnato un prezioso vantaggio, ma adesso devono mantenere i nervi saldi e continuare ad affrontare ogni avversario con lo stesso piglio. Senza dimenticare che proprio con le piccole la Juve ha spesso perso punti preziosi.  Insomma, calma e gesso. Il raggiungimento  di un traguardo così importante e insperato a inizio campionato è dietro l'angolo, ma restano cinque partite. Tutte da giocare con la stessa feroce determinazione.