GRANDE TORO E ROMA DISCONTINUA


Grinta e determinazione fanno bello il Toro.
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25/09/2016 -


Avevamo ancora negli occhi la noia e il “non gioco” espresso dalla Juventus alla Favorita di Palermo, che già stentiamo di capire come questo nostro calcio sia in grado di farci ricredere soltanto poche ore dopo, assistendo al match tra Torino e Roma. Una partita che è stata l’esatto contrario di ciò che avevamo visto Sabato pomeriggio e che pensavamo fosse il frutto del nostro calcio in decadimento. E invece, tra Torino e Roma si è vista una partita piacevole, briosa, grintosa, dai ritmi molto alti e con tanti spunti da sottolineare. Il merito? E’ da ripartire ad entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto, ma soprattutto al Toro di Mihajlovic capace di affondare i colpi e di esprimere un gioco intelligente, costruito da un centrocampo che ha visto in Benassi e Valdifiori gli instancabili cursori a supporto di Belotti e Iago Falque, mentre si sono prodigati anche in fase di interdizione coprendo il reparto difensivo. Dunque, Mihajlovic esulta e Spalletti affonda con una Roma che mostra grandi lacune di continuità. Questa volta non è bastata l’entrata in campo di Totti nel secondo tempo, per nascondere i problemi di una Roma che appare ancora incompleta nel suo organico e, soprattutto, in difesa. Il Toro, da parte sua, ha fatto una grande partita supportata dalla presenza di un Belotti che già all’ottavo minuto del primo tempo è andato in gol di testa, ponendo il pallone nell’angolo basso della porta difesa da Szczesny. La Roma, dopo avere incassato il gol tenta un timido accenno di reattività, che però è stato annullato dalla forza caratteriale di un Toro che in maniera ordinata si propone con grande efficacia nelle ripartenze. E così nel primo tempo sfugge per poco il raddoppio del Toro, che con Iago Falque prende il palo  non approfittando di una ghiotta occasione in contropiede. Nel secondo tempo, come già detto, Totti sostituisce De Rossi ma non incide come altre volte sul gioco. Al 7’ il Torino raddoppia con Iago Falque che trasforma un rigore concesso dall’arbitro, per atterramento in area di Belotti ad opera di Bruno Peres. Due minuti dopo la Roma accorcia le distanze con Totti che trasforma un calcio di rigore concesso per atterramento di Perotti ad opera di De Silvestri. Ma il Toro non ci sta a soffrire fino alla fine e con molto carattere si ributta all’attacco con trame intelligenti, presentandosi sempre nella trequarti campo avversaria per colpire i giallorossi. E al 20’, infatti, i granata chiudono i conti sul 3 a 1 approfittando di una deviazione in rete di Fazio su tiro di Iago Falque. Un risultato, dunque, che non lascia dubbi sui meriti della squadra di Mihajlovic, che pur avendo ancora in panchina Ljajic reduce da infortunio, dimostra davvero di essere sulla buona strada per recitare un ruolo importante in questo campionato. Una nota di merito dobbiamo darla anche a Boye e Barreca, due giovani calciatori del Toro che fin da ora rappresentano la certezza di un futuro importante in casa granata. Da adesso in poi, il Torino ha bisogno di trovare la continuità anche fuori casa, là dove è essenziale presentarsi sempre da grande squadra sorretta da autostima e consapevolezza del proprio effettivo valore tecnico. Il resto verrà di conseguenza.

Salvino Cavallaro

                      

Salvino Cavallaro