IL PALLONE PERFETTO O MEGLIO INDISTRUTTIBILE


Un pallone sgonfio è qualcosa che fà arrabbiare qualsiasi bambino. Un dispiacere infantile che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita e che `durato il tempo di andare all`emporio più vicino e comprarne un altro
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19/02/2013 -

Un pallone sgonfio è qualcosa che fà arrabbiare qualsiasi bambino. Un dispiacere infantile che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita e che è durato il tempo di andare all'emporio più vicino e comprarne un altro. Tutto ciò dal punto di vista di chi vive nell'opulenta società occidentale basata sulla ricchezza e sul consumismo.
Un giorno, Tim Jahningen, un imprenditore statunitense, iniziò ad osservare il mondo con un'altra ottica. Ebbe l'ispirazione nel non lontanissimo 2006 mentre guardava il telegiornale. Sullo schermo, un servizio sulla tragedia dei rifugiati nel Darfur spiegava che la  miglior terapia per i bambini vittime di tanta crudeltà fosse "giocare", naturalmente, il passatempo più popolare del mondo, il calcio. Spesso, però, a questi bambini manca proprio l'oggetto principale per praticare questo gioco.

In luoghi come il Darfur un pallone da calcio tradizionale raramente dura più di un giorno. Il terreno di pietre e le alte temperature accorciano notevolmente la vita dei palloni, cosicchè i bambini improvvisano sfere fatte di tela, foglie o, addirittura, bottiglie, lattine e persino pietre.
Jahningen ebbe, allora, l'idea che l'unica soluzione sarebbe stata creare un pallone indistruttibile. Un tipo di pallone che potesse resistere a qualsiasi inclemenza affinchè i bambini dei paesi sottosviluppati o in zone di guerra o in campi di rifugiati, non rimanessero senza a causa della fragilità del cuoio.

Dopo due anni di accurate analisi ed approfondimenti capì che non avrebbe dovuto inventare niente di nuovo perchè il materiale già esisteva. Si trattava di un materiale composto da etilene, vinile e acetato chiamato EVA, utilizzato soprattutto da una nota marca di scarpe.
I palloni creati con questo materiale avrebbero avuto avuto una valvola che avrebbe permesso all'aria di entrare ed uscire senza sgonfiarsi mai, aumentandone di fatto la durata anche in condizioni avverse. Un pallone praticamente perfetto.

Trovati, successivamente, gli sponsor, Jahningen fondò la One World Futbol Project, producendo più di 100000 palloni donati a più di 150 nazioni, tra le quali la Liberia, l'Uganda, l'Indonesia, il Vietnam e lo Sri Lanka.
Per il futuro la volonta è di ampliare la produzione per creare palloni adatti a praticare altri sports. La maggior parte dei bambini del mondo vivono alla mercè di fattori furoi dal loro controllo. Molto spesso non hanno acqua potabile, a stento dispongono di un pasto al giorno, nè possono andare a scuola, nè hanno vestiti, nè, tantomeno, calzature decenti. Un semplice pallone, a volte, può significare tantissimo e, comunque, non sarà mai abbastanza. Una volta tanto, un gol a favore della solidarietà.

Antonio Ioppolo