L'ingresso dei membri della China Railway Construction fra gli azionisti della società nerazzurra, rilevando il 15% del pacchetto azionario, sembra ormai cosa fatta nonostante le smentite che arrivano dall'Asia. Il progetto, che porterà nuovi capitali nelle casse dell'Inter, prevede anche la costruzione del nuovo stadio in zona San Donato, anche se precedentemente si era ipotizzata anche l'edificazione dello stesso a Pero, nord-est milanese. Il modello 3D rivela il design avveniristico della futura casa interista, la quale si prevede che sarà pronta tra il 2014 e il 2017.

Da una veduta aerea lo stadio ricorda molto l'Amsterdam ArenA, con l'apertura superiore di forma rettangolare, mentre il profilo smussato e tondeggiante è simile a quello dell'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Lo stadio sarà dotato di servizi all'avanguardia, sulla scia dello Juventus Stadium, ma sarà più grande dell'impianto torinese: probabilmente la capienza sarà infatti di 65 mila spettatori circa, contro i 41 mila dello stadio juventino.

Il progetto dovrebbe costare circa 400 milioni di euro. Con la costruzione del secondo stadio di proprietà in Italia viene ribadita l'intenzione di rinnovare il nostro calcio per tornare ad essere il Belpaese del football, anche se con un ritardo ingiustificato sugli altri paesi europei: in Inghilterra, dove oggi si trovano le strutture calcistiche più all'avanguardia, anche le squadre di Football League One - corrispondente alla nostra Prima Divisione Lega Pro - hanno stadi di proprietà molto più all'avanguardia dei fatiscenti impianti delle nostre serie minori, e non solo.

Tuttavia il progetto stadio sta coinvolgendo in pieno anche le piccole società della Serie A. Il Catania ha da poco presentato il progetto per il nuovo impianto, così come Cagliari, Palermo o Atalanta - nonché le più blasonate Roma, Fiorentina o Napoli - hanno in cantiere l'idea di strutture moderne e nuove di zecca, di cui per adesso possiamo solo ammirare i modellini.