INTER, SPALLETTI SOTTO ESAME.


In casa nerazzurra si profila una ristrutturazione di base già da questa estate.
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Milano Stadio Meazza, 01/02/2019 -


Dopo la fuoriuscita dalla Champions da parte dell’Inter, adesso registriamo anche la sconfitta ai rigori contro la Lazio e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia. Situazioni non proprio idilliache per la società nerazzurra, che all’inizio di campionato si presentava come la vera antagonista alla Juventus. E così con il trascorrere dei vari impegni calcistici, la squadra di Luciano Spalletti mette in mostra quell’ansia da prestazione che nel calcio è emblema di mancanza di sicurezza e di recondite paure che si manifestano con l’assoluta carenza di autostima. Il gioco che non c’è, lo spogliatoio che mostra nervosismo perché non c’è partecipazione globale di squadra, dove ciascuno dei calciatori cerca di salvare soltanto se stesso. Senza contare l’ormai risaputa voglia di Perisic di andare via dall’Inter, la quale non è riuscita a cederlo nell’appena chiuso mercato di gennaio. Tutte cose che raccontano una situazione sfuggita di mano a Spalletti, il quale è consapevole di avere fallito il suo intento di riportare l’Inter ai fasti che gli competono. E adesso si parla di Antonio Conte come naturale sostituto di Spalletti sulla panchina dell’Inter. E ci sarebbe più di un indizio, visto che l’ex allenatore di Juventus e Chelsea è stato visto nelle vicinanze della sede nerazzurra dove sembrerebbe essersi incontrato con Beppe Marotta. Naturalmente, allo stato attuale delle cose tutti negano ogni trapelata voce, tuttavia, l’idea di una ristrutturazione tecnica di casa Inter prende sempre più fondatezza nell’ambiente nerazzurro. Adesso per Spalletti resta il piazzamento Champions in campionato e quell’Europa League che a questo punto della stagione è per l’Inter l’unico trofeo da conquistare. Intanto Marotta è alle prese con il rinnovo del contratto di Icardi, oltre a stilare i nomi dei giocatori su cui partire fin dal prossimo campionato. Una situazione non facile per il nuovo amministratore delegato dell’Inter, abituato com’era alla Juventus a pianificare con un certo ordine e con largo margine i programmi tecnici che devono sempre tenere conto della situazione economica e finanziaria della società. Ma in casa Inter le cose da fare sono tante, troppe anche per Beppe Marotta il quale metterà sicuramente a frutto tutta la sua esperienza per riorganizzare una società che per anni è stata in balia di errori e di situazioni (tranne il triplete di Mourinho) che hanno apportato soltanto grandi esborsi economici e tante delusioni. Adesso è ora di cambiare rotta, di partire dalle fondamenta con un allenatore che Marotta conosce bene per la dedizione, la grinta e la determinazione con cui ha lavorato alla Juve. Certo non sarà facile, anche in considerazione delle cose da fare che sono tante e tutte di primaria importanza. Ma l’Inter e i suoi tifosi non possono più aspettare. L’attesa è stata troppo lunga ed estenuante e ha fatto vivere sempre anni di delusioni talora anche cocenti. Vedremo cosa accadrà in seguito. Intanto, Spalletti e la sua squadra sono consapevoli di essere sotto esame.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro