IS ARENAS, LA SALERNO-REGGIO CALABRIA DEGLI STADI ITALIANI: GLI ULTIMI SVILUPPI IN VISTA DEL MILAN


Cagliari Milan
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08/02/2013 -

La Salerno – Reggio Calabria degli stadi italiani. Un’interminabile sequela di ritardi, smentite, approvazioni, contrordini, interventi del Prefetto, piagnistei, rimbrotti. Stiamo parlando di “Is Arenas”, quella che dovrebbe essere la casa del Cagliari Calcio. Ma che invece si rivela essere l’ennesima, triste, raffazzonata situazione all’italiana.
Da inizio stagione, lo stadio dei sardi, è stato protagonista negativo di una serie assai ridicola di decisioni. Dopo aver abbandonato il Sant'Elia, per inagibilità, Cellino decide di accordarsi con il Comune di Quartu Sant'Elena, per giocare le gare casalinghe del campionato in corso. Si arriva alla soluzione Is Arenas. In italiano “Le Sabbie”, nomen omen direbbero i latini. Un nome che contiene in sé il proprio destino.

A settembre manca un settore, le curve devono superare i test di sicurezza. La zona di prefiltraggio è ancora incompleta. Cagliari - Atalanta si gioca a porte chiuse, contro Pescara, Siena e Bologna l’accesso viene limitato solo al settore dei Distinti.

Anche contro Napoli, Roma (dove si verifica la kafkiana sconfitta a tavolino dei sardi) e Juventus o i sardi emigrano altrove o si avvicinano alle gare dopo un mare di polemiche. L'ultima telenovela ora è quella di Cagliari - Milan, prevista per domenica 10 febbraio. Ma come è facile immaginare, non si può giocare ad Is Arenas. Rossoblù e rossoneri sono divisi da un odio storico, c'è il rischio di gravi scontri tra le due tifoserie. La società sarda sostiene che lo stadio sia a norma e che l’agibilità sia stata ottenuta da tempo. Ma chi di dovere,  decide che si gioca a Torino, nella casa dei granata di Ventura. Con una squadra, il Cagliari, che dovrebbe giocare in casa e vedrà (se alla fine non viene scoperchiato il vaso di Pandora e succede qualcosa di nuovo) meno tifosi di quelli milanisti, in trasferta ravvicinata. I sardi non ci stanno. L’ultimissima puntata delle telenovela dice che il Tar ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dal Cagliari, annullando così il provvedimento della Prefettura, che giovedì aveva giudicato "non idoneo" lo stadio. Si torna a Quartu, in base alle prescrizioni del Viminale. Forse.

Insomma un caos totale. Siamo in Italia, tutto si è arenato. Come nelle sabbie. Quelle di Quartu e quelle di un Paese lontano anni luce dai principali competitor europei.

Gabriele Cavallaro

 

IlCalcio24 Redazione