JUVENTUS, SCUDETTO DEDICATO ANCHE AD UN BIANCONERO DOC


Vladimiro Caminiti che ho conosciuto attraverso le parole di mio padre e dei suoi racconti
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07/05/2012 -

Il primo pensiero dopo la conquista del trentesimo scudetto della Juventus mi commuove e rievoca uno juventino doc che i più giovani probabilmente non conoscono e che mi riporta a quando ero solo un bambino innamorato della Juventus.
Siciliano anche lui, essendo nato a Palermo, è stato un grande giornalista e scrittore di calcio. Nelle sue cronache c'era spazio per la poesia, intingeva la penna nel nettare così come gli aedi al tempo di Omero.

Oggi forse scriverebbe di Gianluigi Buffon e Alessandro Del Piero quello che scrisse negli anni '70 in onore di Josè Altafini:i fuoriclasse sono come i marziani, insomma tipi di un altro mondo, bisogna saperli capire nella loro sincerità sconfinata.

Ad Antonio Conte, al calciatore che fu, potremmo trasporre le parole dedicate a Giuseppe Furino, siciliano anch'egli.
...Tutti i campioni hanno alti e bassi meno Furino. Furino è sempre basso per questo, antiestetico, la voce rauca di un sacrestano, somiglia ad un cavallerizzo, ma comincia la partita e le prospettive cambiano, lui cresce ed avanza mentre gli avversari rinculano. Non gli regalano niente, corre come un emigrante, senza fermarsi mai, senza stancarsi, per non saper far altro, non si umilia davanti a nessuno, irride agli assi con un colpetto di palla passante, è già dall'altra parte, ha crossato in qualche modo, non è vero che non sa giocare... si bada alle apparenze, si confonde lo stile con la classe...

Parlo di Vladimiro Caminiti che ho conosciuto attraverso le parole di mio padre e dei suoi racconti quando entrambi scrivevano a Palermo negli anni '50 presso la redazione siciliana de Il Popolo.
Uomo di grande cultura, spese tutta la sua vita personale e professionale a raccontare gli uomini della Juventus; si definiva un Commosso dal calcio.

Le parole sono aliscriveva e spero che questo breve ricordo voli fino a lui che possedeva il dono della narrazione, del ritmo delle cronache delle partite che seguiva dettate a braccio in notturna in ogni anfratto del mondo, lezioni sofferte per qualsiasi cronista, l'uso impeccabile degli aggettivi che chiarivano,delineavano, sottolineavano una semplice azione di gioco che diventava magicamente epica,lirica,poema ed infine mito.

Questo scudetto è anche Tuo!

Antonio Ioppolo