JUVENTUS, CONTE: «NON MI PIACCIONO I FISCHI. UN ANNO E MEZZO FA ERAVAMO SETTIMI»


Protagonista di un lungo intervento ai microfoni di Rai Sport dopo il 3-0 inflitto al Siena, Antonio Conte
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24/02/2013 -

Protagonista di un lungo intervento ai microfoni di Rai Sport dopo il 3-0 inflitto al Siena, Antonio Conte, allenatore della Juventus, ha affermato: "Preoccupato per il digiuno dal gol di cinque partite per Cavani? Io sono preoccupato solo se non segnamo noi, sempre tenendo presente il fatto che l'attaccante uruguaiano è un giocatore straordinario. Ci godiamo la vittoria di oggi, che non era facile da ottenere: affrontavamo un Siena ostico, ben schierato in campo e in grande condizione atletica. Complimenti anche a Iachini, di cui i ragazzi che allenavo a Siena mi hanno parlato molto bene. Il Milan è un grandissima squadra, che ha avviato un nuovo ciclo nel modo giusto, puntando su giovani che stanno dimostrando di essere già grandi giocatori; sono molto contento della loro vittoria sul Barcellona di mercoledì, che dimostra il fatto che il calcio italiano sia comunque molto competitivo, nonostante l'assenza dei cosiddetti top player. La necessità di ammazzare l'avversario finché puoi, naturalmente in senso figurato, è una regola di vita, non soltanto sportiva. La Juventus non ha mai attuato una tattica d'attesa: andremo a Napoli semplicemente cercando di giocare la nostra partita, come faranno i nostri avversari, con grande umiltà, ma al tempo stesso conoscendo il livello della nostra forza. Non devo difendere Giovinco, sono semplicemente dalla sua parte, cosa che vale per tutti i miei calciatori. Invito a guardare indietro e da dove si arriva, quando emergono dei malumori: questi ragazzi vanno applauditi, perché sono ancora in corsa per la Champions League e sono rimasti primi in classifica, dopo aver già riconquistato lo scudetto lo scorso anno, specie considerando quanto accaduto durante le stagioni precedenti. Non sarò mai d'accordo con chi fischia i ragazzi che indossano la maglietta della Juventus onorandola in questo modo".

Pascal Desiato