JUVENTUS, CONTE: «VOGLIO BATTERE L`INTER NON PENSO AL BAYERN MONACO. STIMO CASSANO»


Il tecnico della Juventus, Antonio Conte
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29/03/2013 -

Il tecnico della Juventus, Antonio Conte. "Chi mi conosce sa benissimo che la partita della vita è quella che arriva -spiega in riferimento al doppio impegno con Inter e Bayern Monaco-. La Partita, con la P maiuscola, è quella contro l'Inter: ho letto in questi giorni tante ipotesi sul fatto che la gara vera sia quella col Bayern, ma è sbagliato. Vogliamo riconfermarci in campionato e non possiamo fallire certe Partite di grande tradizione. Cercherò di schierare la miglior formazione, tenendo conto di come sono andati e tornati i nazionali, di chi è rimasto ad allenarsi e di altri fattori relativi alla forma dei ragazzi".
Sull'Inter. "Giocheremo per i tre punti come faranno loro, visto che il pareggio non gli servirebbe a niente. Sarà una partita aperta, giocheremo tutti per vincere e sarà una gara bella: il pari non serve nè a noi nè a loro".


Sul rosso con la Francia di Pogba. "Ho visto l'Italia, poi l'ho visto registrato: la prima ammonizione che ha preso è ingiusta contro la Spagna. La seconda, magari con un pizzico d'esperienza in più, poteva evitarla".


Su Totti. "Gli faccio gli auguri per i vent'anni: è lo spot a livello nazionale per l'Italia. Spero che si faccia trovare in queste condizioni per un suo ritorno in Nazionale, me lo auguro veramente. E' un grandissimo campione, un ragazzo con cui ho avuto la fortuna di giocare in azzurro".


Sulla Roma. "E' una bellissima squadra, che si sta costruendo un grandissimo futuro. Dovremo fare moltissima attenzione già dal prossimo anno a quel che stanno costruendo lì".
Su Cassano. "E' un campione, lo stimo. Domani c'è una sfida importante, è quello l'importante: le fesserie si aprono e chiudono in un attimo".


Su un futuro all'Inter. "Io come Lippi e Trapattoni? Nel calcio siamo dei professionisti, quindi mai dire mai in tutte le situazioni. Ribadisco un concetto: io sono tifoso della Juventus, sono l'allenatore della Juventus, ma se dovessi andare al Milan o all'Inter, diventerei il primo tifoso di quel club. Io sono un professionista: qualcuno ci gioca per attaccarmi, ma io sono il primo tifoso della squadra che alleno, come lo sono stato di Arezzo, Siena, Atalanta, Bari. Un domani sarò il primo tifoso della squadra dove andrò ad allenare. L'atteggiamento mio sarebbe uguale, farei di tutto per far vincere la squadra che alleno".


Sui nerazzurri e sul sogno Champions League. "Nella singola partita possono battere chiunque. Hanno giocatori di carisma, spessore e personalità, come Zanetti che è il giocatore che toglierei all'Inter: è l'anima ed il cuore di questa squadra, mi sarebbe piaciuto allenarlo. Il calendario? Non facciamo calcoli: siamo concentrati sull'obiettivo, io ed i giocatori, tutti insieme, non sulle chiacchiere. Riconfermarci in Italia sarebbe splendido, la Champions invece è un sogno, sapendo che i sogni hanno una percentuale bassissima di realizzarsi, ma c'è sempre la speranza...".


Galliani avrebbe richiesto l'irregolarità del campionato per il caso Is Arenas. "Sono considerazioni che fa un dirigente, dovreste chiederlo a Marotta e non a me...".
Sulle condizioni dei calciatori. "Vediamo, dico solo che Vucinic sembra avere un po' di febbre...".

Pascal Desiato