L`ESTATE DEL VIOLA


Con Pradè e Montella, Firenze sembra aver ripreso il proprio appeal
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11/08/2012 -

Ogni estate ha la sua moda: quella di quest'anno sembra aver preso il colore viola come simbolo. No no non vi vogliamo parlare di nuove tendenze, look o di indossatrici, non ne saremmo capaci: bensì del Viola calcistico, quello della Fiorentina, grande squadra e storica società che, dopo l'addio di Prandelli, sembrava aver sbiadito la propria esseza. Ora però, con Pradè in dirigenza, sembra esser cambiato tutto.

Addio progetti con giovani da far crescere nel futuro, la piazza è ambiziosa è non può più aspettare la loro crescita; addio giocatori scontenti e maldisposti a vestire il viola (Montolivo e Behrami ndr.); benvenuti promesse del calcio non totalmente espresse e sfortunate (Aquilani), o giocatori chiusi in altre squadre e con tanta voglia di fare (Pizarro). Solo una scommessa: l'attaccante El Hamaoudi, a dirla tutta per ora molto deludente.

Pradè ha sistemato le cose insomma, affidandosi tra l'altro in panchina a un suo uomo, Vincenzo Montella, che, bisogna dirlo, ha rischiato tantissimo andandosene da Catania, piazza tranquilla, con un'ottima squadra e che lo amava follemente, per andarsi a tuffare in un autentico inferno, come quello che ha travolto tutti gli allenatori che si sono seduti sulla scottante panchina del Franchi negli ultimi anni. Il tecnico campano ha dettato le sue leggi e richiesto i suoi giocatori e, da Pradè e dai Della Valle, è stato accontentato eccome.

Con gli acquisti di Viviano, grande portiere di sicuro futuro e soprattutto col cuore viola, Roncaglia, colosso proveniente dal Boca e già tra i migliori in campo nelle amichevoli, Rodriguez, centrale d'esperienza internazionale, Della Rocca, giovane italiano molto promettente, Cuadrado, l'uomo che ha portato più dribbling a compimento la scorsa stagione, Borja Valero, motorino di centrocampo tutto corsa e tecnica rubato anche a qualche big europea, Aquilani, giocatore tecnicamente strepitoso ma dal fisico di cristallo, Mati Fernandez, centrocampista offensivo dotato di un destro delicato come abbiamo potuto notare ai mondiali del 2010 col suo Cile, David Pizarro, 33 anni ma ancora capace di mettere in cassaforte il pallone, ed El Hamaoudi, punta di cui si dice un gran bene, la Viola quest'anno può davvero dire la sua: ancor di più se a questo ben di Dio di squadra si riesce a lasciare un giocatorino di nome Stevan Jovetic.

E non è finita qui visto che Montella vuole un altro attaccante, e i nomi, almeno per ora, sono due: Ryan Babel e Alejandro Gomez. Due grossi giocatori che hano già espresso la volontà di trasferirsi in Toscana.

L'appeal viola sul mercato è tornato, ora tocca al campo...

Luca Bonaccorso