MILAZZO, FUORI DAL GROTTA POLIFEMO


Milazzo
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09/01/2013 -

“Non sparate sul pianista” : così era scritto sulle spalle del malcapitato, che si ritrovava la sera  a suonare il pianoforte in qualche saloon  del mitico Far West. Il cartello serviva a preservarlo dalle pallottole,che così fischiavano al di sopra della sua testa,mentre i morti gli cadevano addosso.
Oggi anche noi di Terminal Sport non vogliamo sparare sul Milazzo,perché sarebbe come sparare sul pianista. Troppo facile il bersaglio:è ultimo in tutte le  classifiche ,che normalmente nel calcio servono a dare una misura del valore della squadra e a fare previsioni. Ricapitolando:la Lomonachese (il Milazzo per quei pochi che non lo sanno) è ultima nel girone B della II^  divisione di Lega Pro;è l’ultima fra le squadre dalla serie A alla serie D a non aver ancora vinto; è l’ultima per numeri di reti incassate (ben 42); è l’ultima ,aggiungiamo noi,per qualità del fondo campo,che si presta a coltivazioni di ortaggi magnificamente, ma non certamente per giocarci un incontro, perdipiù, di Lega Pro. Quindi criticare il Milazzo è come sparare sul pianista;sarebbe come sprecare pallottole,meglio tenerle in canna per altri,i veri colpevoli di questa paradossale vicenda .Stiamo scrivendo in senso metaforico ,naturalmente perché non vorremmo che qualcuno travisasse il senso delle nostre parole. Fa bene mister Tudisco a difendere i suoi ragazzini,che avrebbero meritato un premio alla loro prestazione. Colpa dell’arbitro,dice il mister. Se andiamo a confrontare le dichiarazioni di domenica scorsa con quelle delle domeniche precedenti,ci accorgiamo che il mister Tudisco usa la fotocopiatrice,fa le copie delle sue dichiarazioni e glieli passa ai giornalisti presenti in sala stampa. Noi la pensiamo diversamente e glielo scriviamo:”Caro Mister ,se lei fosse stato di Modena.ieri non avrebbe potuto vincere il primo premio della Lotteria Italia.Lo sa perché? Lei,caro mister,lo ha già vinto quel premio quando è stato chiamato,indovinate da chi?, a sedersi su una panchina di Lega Pro! Ma chi avrebbe dovuto dirglielo che avrebbe fatto un salto così prestigioso nella sua carriera? Anche se,a dire il vero, il signor Lo Monaco notoriamente è uno che i talenti li conosce e li valorizza,come possono testimoniare tutte le piazze,in cui lui è stato e dove è stato molto amato: la prima è Acireale,dove  piangono fino adesso sia per lui che per il nostro d.g. Marino;a seguire Catania ,dove dai tifosi al presidente Pulvirenti lo adorano;quindi  Genova:  qui Preziosi  stravedeva a tal punto ,che ad un tratto prese la decisione di non volerlo vedere più neanche in fotografia; infine Palermo dove i tifosi lo attendono sotto casa per dimostragli tutto il loro affetto e il presidente Zamparini gli ha messo a disposizione un elicottero per abbandonare la Favorita rapidamente  ad  evitare di essere schiacciato dal troppo affetto dei palermitani,impazziti di gioia  per il penultimo posto dei rosaneri. Restano due piazze:Messina e Milazzo. I messinesi,la metà che paga e l’altra metà che entra allo stadio a sbafo,per ora sono euforici,ma aspettiamo con pazienza la fine vittoriosa del loro campionato e la squadra,che si andrà a formare il prossimo anno in lega pro.Non credo che rimarranno euforici, perché conosciamo la  filosofia di lor signori: guadagnarci e mai rimetterci ;che sarebbe anche giusto nella vita comune,ma nel calcio mal si concilia con i successi. Provare per credere! Infine Milazzo: è la loro dependance,lo zerbino per i loro piedi,ma i tifosi li attendono fiduciosi. Figuratevi che hanno messo le video camere all’ingresso dell’asse viario per avvertirli,quando arrivano e fargli la festa!
Caro Mister Tudisco, a lei non interessa più di tanto la permanenza del Milazzo in questo campionato perché il suo campionato l’ha già vinto arrivando in una storica e prestigiosa piazza!E questo i giocatori lo avvertono e lei non riesce a  trasmettere,perché non la possiede dentro,quella rabbia indispensabile per vincere le avversità e le differenze di classe in campo.A Milazzo abbiamo avuto allenatori,che pur di vincere,hanno morsicato i polpacci e qualche altra cosa ai loro giocatori.
Ciò che non sa  però,è che la lega pro è stata conquistata con notevoli sacrifici da parte di tutta la città e di tutti quei  giocatori,che vinsero quel campionato di serie D,sconfiggendo fior di squadroni:ne cito due solo per ricordarglielo,come il Trapani e l’Avellino.La lega pro non appartiene né ai Lo Monaco né a lei,ma alla città. Chiaro? E poiché questa Lomonachese non ci rappresenta più né ci sentiamo rappresentati da essa,facciamo un appello al Sindaco e all’Assessore allo Sport affinchè prenda  in seria considerazione la possibilità di chiudere il Grotta di Polifemo e non farvi più disputare partite di Lega Pro ad evitare lo spettacolo vergognoso,che va in scena la domenica e che offende l’immagine della nostra città!
                                                              

Attilio  Andriolo


IlCalcio24 Redazione