MILAZZO, POTREBBE TORNARE PEDITTO


Milazzo
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18/12/2012 -

A Rimini la squadra rossoblu ha mandato in scena un’altra bruttissima prestazione dopo  quelle di Mantova, di Bellaria,in casa con il Santarcangelo, e così via. Altri quattro gol subiti ,che si aggiungono ai 32  incassati dall’inizio del campionato e fanno 36,un record per le squadre professioniste italiane. Domenica il Milazzo ha dato un’altra dimostrazione di abulia tattica e mentale,che, se ci trovassimo alla decima giornata,potremmo definire preoccupante; ma siamo alla penultima giornata del girone di andata e l’arrendevolezza, con cui la squadra si è presentata all’appuntamento in terra romagnola , ha sconcertato tutti quanti e fa pensare ad una retrocessione inevitabile.
“Milazzo impalpabile,tenerissimo in difesa e per nulla pericoloso in attacco” ,così lo descrive il Corriere dello Sport nella cronaca dell’incontro. Non credo ci sia altro da dire sulla gara dei rossoblu : le quattro pere rimediate sono il miglior suggello e il  completamento di un calvario iniziato già durante il ritiro pre-campionato a Norcia. L’entusiasmo dell’allora  presidente Peditto riuscì a mascherare per alcune settimane le debolezze dei siciliani,anche se subito alle prime partite la squadra rivelò tutti i suoi limiti e carenze, nient’affatto colmate dalla gestione Lo Monaco,anzi aggravate dalla perdita dei migliori pezzi in forza ai mamertini.
Al di là del lato sportivo della vicenda c’interessa in questo momento alzare un grido di allarme,perché abbiamo raccolto delle  voci, secondo cui  la società,che ha avuto sequestrati i conti in Lega dal Giudice di Alessandria e prossimamente anche da quello di Spoleto per i debiti di Norcia, non intenderebbe fare fronte al pagamento delle spettanze dei giocatori . Se fosse vero,ci troveremmo presto a commentare il fallimento della gloriosa SS.Milazzo e la sua dolorosa scomparsa dal panorama calcistico nazionale.
Sarebbe un duro colpo inferto all’immagine della città  e alla passione degli sportivi milazzesi! Tutto accade,ci duole ritornare sull’argomento già affrontato in altre occasioni,nell’indifferenza del Sindaco,del Consiglio Comunale,dei cittadini e della stampa.
La società naturalmente ha le sue responsabilità e  non potrà  accampare scuse di alcun genere perché,se è vero che ha dovuto alleggerire il peso degli ingaggi provocato dalla gestione precedente rescindendo i  contratti,è anche vero che la responsabile  della cessione del Milazzo a Peditto è questa stessa società ,che notoriamente provvedeva  alle incombenze ed ai rapporti con la Lega anche nel corso della gestione Peditto,per cui molto probabilmente s’è fatta  sfuggire l’obbligo dell’allestimento delle squadre degli allievi e dei giovanissimi,indispensabili per accedere ai contributi per l’utilizzo degli “under”, senza i quali  i Lo Monaco gestiscono il Milazzo né più né meno come lo gestiva il signor Peditto.
Le prime avvisaglie si erano già  avute con la formazione Berretti del Milazzo,che non era stata mandata a disputare le partite in trasferta,ma ora a Rimini addirittura la squadra,partita in aereo,è dovuta ritornare con la Freccia Rossa delle F.S.,ma quella a vapore. Per intenderci è stato criticato Peditto per il viaggio in autobus fino a Casale,mentre adesso con i Lo Monaco si viaggia in treno,anche se solo al ritorno.Ma vuoi vedere che era meglio se restava Peditto?     Nonostante ciò  pochi  tifosi  continuano ad avere fiducia in questa società,che ha goduto fra l’altro di un apparente condizione di tregua da parte degli ultras:niente contestazione né assedio negli spogliatoi. La squadra insomma ha lavorato in perfetta tranquillità,nonostante i risultati non certamente brillanti dall’inizio del torneo.
Quindi la società non può accampare scuse né addebitare  colpe al pubblico,che non gremisce le tribune del Grotta di Polifemo: i tifosi li devi conquistare con i risultati e dimostrando  amore verso la squadra. Se i risultati non arrivano e non si perde occasione per spargere cattiverie sulla città e sui suoi tifosi,allora è facile che si arrivi alla decisione di non entrare più al Grotta di Polifemo.
Abbiamo letto le dichiarazioni di Pietro Lo Monaco sulla sua esperienza a Messina,che l’ ha deluso per un insieme di fattori:”Pubblico poco numeroso,istituzioni assenti,gestione dello stadio sulle sue spalle  con anticipazione di almeno centomila euro”. Sembrano la fotocopia delle dichiarazioni di Lo Monaco l’anno scorso prima di lasciare il Milazzo!.
Un consiglio ci sentiamo di dare ai Lo Monaco:
 Mettete in vendita il Milazzo al miglior offerente prima che sia troppo tardi o in alternativa  riconsegnate di nuovo le chiavi della squadra al Sindaco,ma stavolta a differenza di ciò, che successe quest’estate,bisogna che lo facciate  realmente e senza alzare troppo la posta. La città  ve ne sarebbe grata!
                                                            

ATTILIO  ANDRIOLO

 

IlCalcio24 Redazione