A Firenze, si sa, fanno dell'ironia uno dei propri cavalli di battaglia: e Vincenzo Montella, neo tecnico viola, sembra esser entrato perfettamente nella mentalità toscana, mettendola in luce per rispondere alle domande sul tormentone Jovetic.

«Se Jovetic dovesse andare via e non arrivasse nessuno di pari valore? Allora mi allenerei e giocherei io. Non dobbiamo lasciarci condizionare da tutte queste voci: considero Stavan un mio giocatore e mi auguro resti. Da parte nostra è chiara la volontà di tenerlo: sta a lui fare le proprie valutazioni. Ho parlato con lui il primo giorno, per capire le sue intenzioni, e quanto ci siamo detti ovviamente resterà tra di noi: in ogni caso voglio dire che si sta allenando benissimo.»

Montella intanto finquì sta facendo i conti con la carestia d'acquisti viola oltre ad uno scarso entusiasmo: «Come era preventivabile l'entusiasmo non è alle stelle ma l'ho avvertito nella proprietà e per questo resto molto fiducioso, appena arriverà qualcun altro ci sarà un altro clima. Stiamo aspettando Viviano, mi sarebbe piaciuto avere già qualche acquisto in più, mi devo adattare, però la società conosce le mie idee, la priorità è completare il centrocampo dove ora siamo carenti. Voglio giocatori motivati: con tutto rispetto per Behrami, voglio gente felice di vestire la nostra maglia. Chi tra Elm e Ralf? Mi auguro entrambi, l'obiettivo è lottare per un posto in Europa, se poi arriverà qualcosa in più potremmo ottenere ancora di più».