PALERMO, IL RITORNO CHE NON TI ASPETTI


Non si tratta di una resurrezione
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10/04/2013 -

Non si tratta di una resurrezione. La Pasqua è già trascorsa. Piuttosto la vittoria dei rosanero a Genova non è frutto del caso. La Sampdoria era lontana parente della miglior gara dell'anno e poco ha fatto per opporsi ai palermitani, rivitalizzati dalle urla di Sannino più che dalle conseguenze della possibile retrocessione. La Sampdoria sembra guardare già al futuro ma intanto i suoi errori difensivi hanno coperto bene bene quelli dela squadra siciliana. Beninteso non è accaduto nulla di scandaloso in campo, coi rosanero che hanno trovato un assetto sufficiente a proteggere la difesa, che rimane da rivedere, e proiettare i suoi non eccelsi difensori verso due reti. Il tabellino dei marcatori mostra i nomi dello svizzero Von Bergen e dell'argentino Garcìa ovvero due tizi che fino al mese scorso erano i nemici del bel gioco. Ancora a segno lo sloveno Josip Iličič che sembra lui sì un'altro giocatore, a prescindere dall'aver segnato, nella ricerca della giusta posizione in campo e nella precisione al tiro. Non sono miracoli ma risultati del lavoro di un allenatore serio, preparato e sopratutto per dimostrare ancora una volta che il manico conta, eccome. Stavolta il presidente rosanero ha commentato con pudore il risultato perché sanno tutti che nonostante l'inversione di tendenza c'è da sudare fino all'ultimo. La rimonta è completata con il grande ausilio di Genoa e Robur Siena, che hanno rallentato vistosamente; le altre sembrano fuori dalla portata ma un calo fisico è ancora possibile dato che ancora si gioca a temperature al di sotto della media. C'è tempo per recuperare ma piano con gli entusiasmi: tre settimane fa la squadra rosanero era data per persa con annesso malcontento, oggi il cielo è ancora variabile.

Fabio Zerillo

IlCalcio24 Redazione