La ventiduesima giornata di serie A regala emozioni, sorprese e conferme. Le emozioni sono quelle che si vivono a Marassi, dove la Sampdoria ricorda nella miglior maniera possibile il presidente Riccardo Garrone, ma anche al Dall'Ara, con un pirotecnico 3 a 3 tra Bologna e Roma. Le sorprese sono invece relative alla caduta interna della Lazio, che perde terreno sulla capolista Juventus, il cui pareggio di ieri merita un discorso a parte, e al match del Massimino, dove cade la Fiorentina contro un sempre più super Catania: complimenti a Maran, la cui squadra offre un gioco spumeggiante, veloce e difficile da fronteggiare. Ed eccoci, infine, al capitolo conferme: si parlava prima del pareggio interno della Juventus contro il Genoa; le difficoltà in zona gol, nonchè la mancanza di concentrazione nei momenti salienti del match, non sono più una novità. Passano così in secondo piano gli eventuali errori arbitrali di ieri sera (possibile rigore non dato al club torinese), nonostante la dirigenza juventina si aggrappi ad essi. Continua invece il buon periodo del Milan, che ora punta con insistenza alla zona Champions. In chiusura, consueta parentesi su TOP/FLOP della giornata: il migliore è indubbiamente Icardi (Sampdoria), mattatore nella goleada contro il Pescara; il peggiore è Sorensen(Bologna), il quale è responsabile di due dei tre gol della Roma.
LAZIO-CHIEVO 0-1: l’anticipo delle 18 di sabato regala poche emozioni. La Lazio gioca a ritmi bassi e il Chievo non rischia nulla. A rompere l’equilibrio, ecco che al 61’ Paloschi porta in vantaggio gli ospiti. Hernanes, Mauri e Dias tentano la giocata individuale per riaprire i giochi, ma la mira è imprecisa. Brutto stop per la squadra di Petkovic, che ad oggi non sembra avere le capacità per rappresentare l’anti Juve. Il Chievo incamera tre punti d’oro e si allontana dalla zona retrocessione.
JUVENTUS-GENOA 1-1: un sabato sera di sentimenti contrastanti: delusione in casa Juve, fiducia per quanto riguarda la sponda Genoa. I bianconeri partono forte e sfiorano più volte il vantaggio nel corso del primo tempo, ma l’assenza di una punta in grado di risolvere la situazione si sente. Non a caso il gol è rocambolesco: minuto 54, cross di Lichtsteiner, pronta deviazione di Quagliarella, che insacca, ma è decisiva la deviazione di un difensore ospite. Il raddoppio, e quindi la conseguente chiusura della partita, non arriva: ecco allora che il Genoa è bravo a credere alla possibilità del pareggio, che si concretizza al 69’ con Borriello, abile a finalizzare di testa un cross di Kucka. Vucinic, e soprattutto Giovinco, mancano i rispettivi appuntamenti con il gol, e alla squadra torinese non riesce la fuga sugli inseguitori, che possono ancora credere nel discorso scudetto.
BOLOGNA-ROMA 3-3: il match delle 12.30 regala emozioni a non finire. Errori difensivi ma anche tanto spettacolo, con il risultato in bilico fino alla fine. Dopo 26 minuti il risultato è già sul 2 a 2: al vantaggio di Florenzi(9’ minuto), risponde quasi subito Gilardino (17’). Ma è ancora più immediata la reazione ospite: sono passati 40’ secondi dal pareggio felsineo, quando Osvaldo riporta in vantaggio la Roma. Ma, come detto, al 26’ Gabbiadini piazza alle spalle di un rivedibile Goicoechea, il pallone del pareggio. La ripresa mantiene ritmi altissimi, e le difese non certo imperforabili fanno la differenza: Pasquato al 54’ regala la terza gioia ai padroni di casa, ma i romani non si arrendono e al 74’ pareggiano definitivamente i conti con Tachtsidis. L’ultimo spezzone di gara si chiude con un doppio legno di Diamanti; prima il palo poi la traversa mantengono la parità di risultato.
ATALANTA-MILAN 0-1: un Milan sprecone ma molto voleteroso espugna l’Atleti Azzurri di Bergamo. Di El Shaarawy la rete decisiva al 29’ minuto. L’Atalanta sonnecchia e fatica a svegliarsi, mentre gli ospiti provano a chiudere il match, senza molta fortuna: Niang e Montolivo hanno mira imprecisa, mentre i bergamaschi sono più attivi nel finale, quando tentano il colpo del pareggio con conclusioni dalla distanza. Ma la squadra di Allegri resiste senza soffrire più di tanto e incamera tre punti importantissimi, che garantiscono una certa continuità, alla ricerca del terzo posto.
CAGLIARI-PALERMO 1-1: la sfida salvezza della domenica sorride ai sardi, sotto di un gol fino al 90’, quando Thiago Ribeiro non perde l’ultimo treno per recuperare lo svantaggio e pareggia i conti. Amaro in bocca per il Palermo, a cui il punto serve relativamente. Incoraggiante quanto meno la prestazione, condita dal gol di Ilicic, ma i siciliani restano al penultimo posto in classifica.
CATANIA-FIORENTINA 2-1: calcio veloce e spumeggiante quello che mettono in campo le squadre di Maran e Montella. Passano i toscani al 22’ con una rete di Migliaccio. La reazione dei padroni di casa c’è, ma il pari arriva solo nella ripresa, quando su cross di Gomez, Legrottaglie insacca(50’ minuto). L’assedio della Fiorentina non ha esito: traversa di Cuadrado e stesso esito ha la conclusione di Ljajic. Poi l’evento che rovina i piani di Montella: rosso per Aquilani e poco dopo arriva la doccia fredda, con il gol del definitivo 2 a 1 di Castro(88’). Fiorentina in difficoltà di risultati ma non di prestazioni, alla quale risponde un Catania, oggi supportato da una buona dose di fortuna, abilissimo a sfruttare i problemi altrui.
PARMA-NAPOLI 1-2: con la sconfitta dei ducali, cade anche l’ultimo baluardo casalingo, e pertanto nessuna squadra può vantare l’imbattibilità tra le mura amiche. Il Napoli, in vantaggio con Hamsik al 20’, e raggiunto da un comunque ottimo Parma grazie al gol di Sansone(74’), si conferma Cavani-dipendente: è l’uruguaiano a segnare la rete decisiva all’85, quella che consente al Napoli di essere a soli 3 punti dalla Juventus capolista.
SAMPDORIA-PESCARA 6-0: nella giornata del ricordo a Riccardo Garrone, la Sampdoria regala una gioia ai suoi tifosi, anzi sei, tante quante le reti rifilate ad un impresentabile Pescara. La fiera del gol comincia al 31’ con il rigore realizzata da Eder, e prosegue al 41’ con il raddoppio di Icardi. Nella ripresa non si assiste ad alcuna reazione da parte degli abruzzesi e la Sampdoria decide di dilagare: Obiang(50’) e soprattutto Icardi (56’, 58’ e 71’) rendono indimenticabile il giorno dedicato a Garrone.
UDINESE-SIENA 1-0: massimo risultato, minimo sforzo. Questo il riassunto della domenica dell’Udinese, che supera un Siena sempre più ultimo in classifica. Nella giornata in cui Di Natale si prende una pausa in zona gol, decisiva è la reta di Muriel al 36’. La squadra di Guidolin torna cosi’ in corsa per un insperato posto in zona Europa League.
INTER-TORINO 2-2: L’Inter non riesce a portare a casa il bottino pieno, contro un ottimo Torino. Match subito in discesa per i padroni di casa: punizione di Chivu che coglie impreparato Gillet (5’minuto). Ma al 23’ l’immediata risposta ospite: errore di Guarin e Meggiorini pareggia. La punta granata si conferma implacabile ad inizio ripresa, quando al 52’ firma la personale doppietta. L’Inter riesce a strappare il pari al 66’ grazie a Cambiasso, subentrato all’infortunato Mudingayi. Il finale incandescente, con brividi da ambo le parti, non comporta tuttavia un cambio di risultato.
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