"Una partita che il Siena giocherà per fare punti perché ne ha bisogno": è stato chiaro Giuseppe Sannino alla vigilia di Inter-Siena. Il mister bianconero tiene alta la tensione dei suoi ragazzi, alla vigilia di un match che sulla carta offre poche speranze di successo, ma che la Robur vuole giocarsi, per mettere altro fieno in cascina, "per essere sicuri".
"Il Lecce, che ha battuto la Roma, continua a spingere. Dobbiamo stare all'erta, finché anche la matematica non sarà dalla nostra, dobbiamo continuare a fare risultato".
"Mancano ancora diverse partite alla fine - ha proseguito -, dopo l'Inter, arriverà il Bologna, poi andremo a Genova, poi aspetteremo il Milan... Con 39 punti sembra tutto facile, ma in realtà non lo è. L'unica certezza è ciò che abbiamo fatto: non possiamo stare qua a piangere o ridere, perché questo campionato è così strano che certi risultati, non pronosticabili, lasciano basiti, lo stesso di Atalanta-Siena. Dobbiamo rimanere sul pezzo e farci trovare preparati a tutto, a me piace la concretezza".
Per lo stesso motivo, è presto, per Sannino, per parlare di record da battere. "Arriviamo a 42, intanto - ha affermato -. Raggiunta la quota che regalerà al Siena e a Siena lo straordinario traguardo della serie A, penseremo al resto: i ragazzi devono sentire che ancora non sono arrivati alla fine, poi sarò il primo, quando avranno centrato l'obiettivo, a gioire nel vederli felici e pronti a godersi le meritate vacanze".
L'ultima volta che la Robur ha messo piede a San Siro, non è andata benissimo... "Contro il Milan - ha allesso Sannino -, abbiamo perso per manifesta inferiorità. Abbiamo giocato al gatto con il topo, causa una serata storta e valori tecnici differenti. Abbiamo fatto da comparsa: domani sera non dovremo essere né snob, né presuntuosi, ma sapere di avere davanti una grandissima squadra, fatta di campioni reduce da un cambio di allenatore: ho visto giocare i nerazzurri contro il Cagliari, sono motivatissimi, vivi, scendendo nel particolare, pronti a sostenersi e stimolarsi l'uno con l'altro, con la voglia di rimediare a uno svantaggio a tutta velocità. I miei ragazzi, straordinari, dovranno scendere in campo senza volto e senza nome". E sul giovane collega... "Stramaccioni è giovane e motivato - ha sottolineato Sannino - e personalmente sono molto contento per questi ragazzi che hanno la possibilità di affermarsi presto. Lo sapete, sono fatalista: ognuno di noi ha la strada tracciata, Stramaccioni si è trovato al posto giusto al momento giusto. Per lui, già l'Inter Primavera era traguardo, dopo essersi fatto conoscere a livello giovanile. A premiarlo la grande professionalità ed esperienza. Non lo conosco personalmente, ma ho sentito parlare un gran bene di lui e qualcosa vorrà dire: ha le credenziali per poter allenare l'Inter".
Sulla formazione, nessuna dritta. "Io so chi giocherà - ha concluso il tecnico della Robur -, ma non lo dico. Non lo faccio per pretattica, ma per tenere tutti i ragazzi sulle spine fino all'ultimo. Dico solo che sarà una partita diversa dalle altre, perché ogni partita va letta a seconda dell'avversario che vai a incontrare. In questo sono cresciuto molto: quando hai giocatori duttili che ti permettono di interpretare la gara in corsa, devi sfruttarli. Ma senza mai mettere in difficoltà la squadra, partita con la certezza del 4-4-2. I ragazzi sono abituati a mettersi in campo in un determinato modo. Questa stagione è stata una scuola, un'esperienza nella quale ho cercato, come potevo, di entrare nella testa e nel cuore dei ragazzi, fratelli, amici, figli. Ho sempre deciso e sempre deciderò, ma tenendo conto del gruppo". (fedelissimoonline)
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