Torino – Chievo 2 a 0. Il Torino si allontana, almeno momentaneamente, dalla parte bassa della classifica, mentre il Chievo interrompe la serie di tre successi di fila. Due gol per il Toro che, in realtà, sono due autoreti del Chievo avvenute nel primo tempo con la complicità di Sardo e Andreolli, che hanno avuto la sfortuna di correggere nella propria porta i rispettivi tiri di Glik al 12’ e di Gazzi al 26’. Diciamo subito che non è stata una bella partita, non poteva esserlo, perché il Toro aveva assoluto bisogno di conquistare i tre punti in palio per migliorare la sua pericolosa classifica. Così si è visto un Toro volitivo, con buon possesso di palla e ansioso di andare in gol e chiudere in fretta la partita senza perdersi in leziosità che, comunque, non appartengono alle proprie corde. Il Chievo di Corini è invece apparso troppo evanescente, fragile in tutti i suoi reparti i quali non hanno mai saputo impensierire minimamente la retroguardia granata. Troppo flebile e priva di gioco la squadra veneta, incapace di reagire ad un Toro che, pur avendo vinto meritatamente, non è sembrato irresistibile. C’era un compito da svolgere in fretta e la squadra di Ventura l’ha portato a termine con assoluto profitto. Niente di più. Al 12’, dunque, il primo affondo granata. Su corner battuto da Cerci, Glik si alza di testa ma non colpisce il pallone che, invece, viene deviato da Sardo (con il probabile tocco di Thereau) che spiazza Sorrentino. Il Chievo non punge e Gillet non ha grande lavoro da svolgere. E’ invece il Torino che, sulla spinta offensiva, fallisce il raddoppio granata con l’applauditissimo Sansone. Ma l’appuntamento con il gol è rinviato da lì a poco. Al 26’, infatti, il Toro raddoppia. Cerci s’invola sulla fascia destra, passa la palla a Gazzi che, da fuori area, lascia partire un tiro violento di prima intenzione che tocca il piede di Andreolli e spiazza l’incolpevole Sorrentino. Nel secondo tempo non ci sono grandi azioni da segnalare, se non un flebile cenno di reazione da parte dei gialloblù veneti che, peraltro, non producono nessun problema alla squadra di Ventura. Il Toro, dunque, può fare un buon Natale assieme ai suoi tifosi, anche se, in base alla sensazione che abbiamo riportato, ci sarà da soffrire fino all’ultimo per conquistare la salvezza. C’è un problema ancora da chiarire in casa granata, e cioè il mancato rinnovo del contratto a Rolando Bianchi. Tutto lascia presupporre che la società non abbia interesse a caldeggiare un rinnovo che incide in maniera notevole sui costi del bilancio granata. In poche parole, c’è freddezza tra le due parti che, evidentemente, sono lontani tra di loro per motivi economici prima ancora che tecnici. Vedremo come andrà a finire. Una cosa è certa, Bianchi è il giocatore simbolo, il leader e capitano della squadra granata, una compagine che ha all’interno un tasso tecnico globale che risulta assolutamente mediocre per la categoria. Quindi, pensiamo che il presidente Cairo debba in qualche modo sveltire il rinnovo del contratto a un giocatore che, comunque, è amato dai tifosi e resta un perno importante nell’assetto tattico di Ventura. Il Chievo, invece, resta a quota 21 punti in classifica e, se mister Corini non risolverà in fretta certi problemi tattici ma anche mentali, che sono apparsi evidenti in seno alla sua squadra allo stadio Olimpico di Torino, avrà probabilmente problemi di salvezza.
Salvino Cavallaro
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