UN BRODINO PER IL CATANIA


Dal nostro inviato Mariano Messineo
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06/10/2013 -

Pensiamo che nel torneo di quest’anno, chiaramente a due velocità - con sei/sette squadre e un’inevitabile outsider che fanno storia a sé e le altre chiamate a disputare un “altro” campionato -, il Catania sia destinato, per valori tecnici e tattici e per la carica dell’ambiente, a navigare nella fascia medio-alta  di questo secondo troncone. Una vittoria al “Massimino”, oggi, sarebbe stata un ottimo viatico, ma sarebbe  stata, francamente, troppo  per un Catania ancora lontano dalla splendida realtà dell’anno scorso. Gli uomini di Maran hanno giocato soltanto  a sprazzi e, specie nel primo tempo, hanno sofferto il fraseggio di un buon Genoa. L’1-1 è maturato grazie a due “regali” difensivi: l’assist involontario di Antonini per Barrientos (lesto a insaccare) e l’inzuccata di Legrottaglie nella porta sbagliata. Peccato per i rossazzurri, perché con tre punti avrebbero capitalizzato nel migliore dei modi il doppio turno casalingo (dopo la vittoria col Chievo), aumentando il vantaggio sulle squadre che occupano i bassifondi della classifica. Invece i padroni di casa hanno dovuto accontentarsi di un brodino. Le difficoltà della squadra etnea sono soprattutto a centrocampo (dove l’amalgama non può certo improvvisarsi e dove non ci sono i cambi di passo di Izco ancora in fase di guarigione e impiegato a mezzo servizio), ma anche in un attacco in cui mancano i gol di un Bergessio comunque sempre generoso.  La sosta del campionato potrà servire a Maran a mettere a punto i meccanismi di una “macchina” ancora in rodaggio e a preparare al meglio l’ostico match esterno col Cagliari.

Mariano Messineo