UN INSEGNAMENTO PER I CALCIATORI DEL LUGANO


Quando il calcio ha bisogno di un bagno di rigenerante riflessione.
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Lugano, 15/03/2017 -


E’ capitato ai giocatori del Lugano, squadra che fa parte del campionato svizzero di Super League. Dopo aver perso la partita contro il Thun per 5 a 2, la squadra di Paolo Tramezzani, allenatore, ex secondo di De Biasi sulla panchina dell’Albania e volto televisivo della RAI, ha deciso di andare a visitare un’azienda metalmeccanica di Lugano. Sveglia alle cinque del mattino e un’ora dopo tutti accanto agli operai per ricordarsi cos’è la vita vera, fatta di fatica e di sacrifici per andare avanti. Un insegnamento che è bene non dimenticare mai, anche per i calciatori che sono strapagati e vivono un mondo a parte, quasi fosse protetto da una campana di vetro. E’ il sudore della gente comune, quella meno fortunata, quella soggetta a lavori usuranti, quella che fa i turni e che limita le proprie esigenze personali per amore della famiglia e dei figli. Non è facile retorica questa, ma più semplicemente un atto di riflessione voluto da Tramezzani che più che apparire punitivo per la mancanza d’impegno della sua squadra, ha il significato di una presa di coscienza individuale che ha lo scopo di valorizzare la fortuna di fare il calciatore e di guadagnare fior di denaro, facendo un lavoro che piace. Una decisione che condividiamo appieno per il coraggio di far maturare dei ragazzi che spesso stentano a crescere, perché vivono nella bambagia protettiva di tutto ciò che forse vera vita non è. Il nostro plauso va dunque a Paolo Tramezzani, allenatore di calcio e uomo dalle grandi vedute umane.

Salvino Cavallaro       

Salvino Cavallaro