BOLOGNA-TORINO, SPETTACOLO E PAURA DI NON PERDERE


“Nessuna notte e così profonda da impedire al sole di nascere”
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07/04/2013 -

“Nessuna notte e così profonda da impedire al sole di nascere”. Tante volte ci è capitato di fare riferimento a questa metafora per significare che nel calcio, come nella vita, fino al termine non è mai detta l’ultima parola. Questa premessa per presentare la partita Bologna – Torino, attraverso un’analisi concreta dei fatti avvenuti in campo. Doveva essere la partita in cui le due squadre non dovevano e non potevano perdere per consolidare una classifica che non è propriamente tranquilla. E così è stato. Il risultato di 2 a 2 tra Bologna e Torino sintetizza il pensiero filosofico di fare punti a ogni costo, che si è materializzato poi anche in virtù delle occasioni e del gioco espresso dalle due squadre. Il Bologna trovatosi inaspettatamente in svantaggio a causa del gol di Barreto, non ha reagito subito con forza e veemenza. Il Torino, invece, ha avuto il merito di non chiudersi aspettando l’avversario, ma ha fatto il proprio gioco in maniera costruttiva. Era dalla partita di Udine, proseguita poi a Cagliari e Parma e continuata in casa contro il Napoli, che l’emorragia di partite perse in maniera rocambolesca, fosse inarrestabile per il Torino di Ventura. Sembrava quasi una iattura, un’inspiegabile scherzo del destino che volesse il Toro perdente in malo modo proprio negli ultimi minuti della partita. Questa volta, invece, la fatalità ha premiato i granata che, quasi a tempo scaduto ha pareggiato con Bianchi una partita che se l’avesse persa, sarebbe sicuramente stata una beffa. E siccome spesso sosteniamo che nulla è dato al caso, ci sentiamo di fare un plauso a mister Ventura e ai suoi ragazzi per aver preparato in settimana una partita che, visto il cipiglio e l’atteggiamento mentale dimostrato a Bologna, si voleva vincere e sicuramente non perdere. Questo è stato un messaggio concreto che fin dall’inizio i granata hanno dato ai rossoblù di Pioli, il quale dalla panchina si sgolava a incitare i suoi ad un maggiore impegno. L’avrà anche urlato negli spogliatoi in maniera decisa, il mister rossoblù, tanto è vero che in apertura di ripresa la squadra è apparsa migliorata sotto l’aspetto dell’atteggiamento. Così il Bologna, prima pareggia con Kone che schiaccia di testa in rete un cross dalla sinistra di Morleo, e poi raddoppia con Guarente a quattro minuti dal termine grazie a un potente tiro di sinistro dal limite dell’area, sul quale Gillet nulla può fare. E, anche se per un attimo abbiamo pensato che sul Toro aleggiassero i soliti maledetti fantasmi degli ultimi minuti, ci siamo ricreduti in fretta grazie alla reazione propositiva di un Torino che, pungolato nell’orgoglio, ha saputo reagire con grinta e determinazione siglando il meritato pareggio con Bianchi. Bella, dunque, la partita nella sua interezza, interessante il gioco prodotto dalle due squadre che, per certi aspetti, si somigliano sotto l’aspetto dell’atteggiamento mentale. Nel calcio, in fondo, non sempre si assiste a match in cui il desiderio della suddivisione della posta in palio produca spettacolo, emozioni e gioco a viso aperto. In Bologna Torino, questo è avvenuto.

Salvino Cavallaro              


Salvino Cavallaro