LEONARDO BONUCCI, DALL`INFERNO AL PARADISO


La «rinascita» del centrale bianconero
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Palermo, 07/04/2012 -

Nella Juve che mette la freccia espugnando la Favorita e approfittando del passo falso casalingo di un Milan stanco, il titolo d'apertura lo merita Leonardo Bonucci. Uno che è stato spesso considerato (e non a torto) il punto debole dei bianconeri per le frequenti, fatali incertezze. Ma che adesso sembra un altro giocatore: sicuro in difesa, pronto a uscire elegantemente palla al piede e persino goleador, con un'inzuccata che non lascia scampo a Viviano. Merito di Conte se uno come lui, dato in partenza nel mercato estivo e rimasto a Torino solo perché non è stata trovata un'alternativa valida, è riuscito a risalire la china. Ha fatto panchina, ha gradualmente superato la sfiducia del pubblico che spesso accompagnava con eloquenti brusii ogni suoi tocco e si è riconquistato un posto da titolare, permettendosi persino il lusso di segnare il gol che dà il "la" alla vittoria bianconera. Nella sua esultanza rabbiosa dopo il colpo di testa vincente, c'è tutta la determinazione di un uomo che, con la sua ascesa dopo essere caduto all'inferno, incarna al meglio il "verbo" dell'allenatore.

Mariano Messineo