C`È UN OBBLIGO FONDAMENTALE PER IL TORINO, RESTARE CON I PIEDI PER TERRA


Torino
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Torino, 03/09/2012 -

Volare basso in tutta umiltà e senza montarsi la testa. Questo è in sintesi ciò che deve necessariamente fare il Torino e i suoi tifosi per il prosieguo del campionato. Quattro punti in due partite (ma il Toro ne ha solo tre in classifica per effetto del punto di penalizzazione iniziale) sono da apprezzare, soprattutto considerando che in classifica ci sono sei squadre sopra, sette a pari punti e sette dietro. C`è anche da dire che siamo soltanto a inizio campionato e, l`aver affrontato squadre come Siena e Pescara, può aver dato un vantaggio psicologico ai granata, per un inizio soft. Ma è necessario aspettare un confronto più probante per capire meglio il valore concreto di questo Torino.

E poi, esperienza insegna che in base alla preparazione estiva appena conclusa, ci sono squadre che partono immediatamente a mille per poi calare inevitabilmente all`inizio del girone di ritorno e altre che partono in sordina, per essere pronte poi allo sprint finale. Nel Torino visto soprattutto contro il Pescara, è emerso un gruppo che appare già plasmato e cementato da mister Ventura per restare unito anche senza l`esigenza di quelle grandi stelle che il Toro non ha. C`è sembrato operaio il Toro, esaltato com`è stato dai tre gol segnati ma anche dalla pochezza tecnica dimostrata dalla squadra di Stroppa. Aspettare dunque confronti più importanti è essenziale per capire cosa questo Toro valga veramente. E, dopo la sosta per la partita della Nazionale italiana, i granata aspettano all`Olimpico di Torino l`Inter di Stramaccioni la quale, dopo aver perso malamente il match casalingo contro la Roma, vorrà dimostrare a se stessa, ma anche ai suoi tifosi, di essere assieme ad altre squadre l`alternativa alla Juventus. Per questo, pensiamo che la partita sarà interessante sotto l`aspetto agonistico per tutte e due le squadre, proprio perché dovranno dare una risposta a tanti punti interrogativi. Il Toro deve mettere in campo le stesse qualità che l`hanno premiato contro il Pescara e cioè, possesso palla, attenzione in fase difensiva, buon gioco sugli esterni e caparbietà in fase risolutiva, tutte situazioni tattiche volute dal credo calcistico di mister Ventura. Interessante la partita di Brighi che ha anche segnato un gol, dimostrandosi instancabile in fase di interdizione e di costruzione del gioco.

Ma anche Santana ci è già sembrato caparbio e volenteroso nel tentativo di saltare l`avversario, servire le punte, e/o tirare direttamente in porta. Alternanza di situazioni positive da parte di Bianchi che, dapprima sbaglia il rigore e poi si fa perdonare l`errore mettendo la sua firma su uno dei tre gol granata. Valido anche Sgrigna che ha dimostrato amor proprio nel rispondere in campo e senza polemiche verbali, per la delusione di non essere stato titolare anche a Siena. Insomma, a parte queste individualità, il Toro è sembrato un gruppo fondamentalmente coeso. Indicazioni che lasciano ben sperare per un futuro quantomeno tranquillo, anche se il bello deve ancora arrivare.

Salvino Cavallaro


Salvino Cavallaro