UN CATANIA MAI DOMO CONQUISTA UN PARI CHE ORAMAI SEMBRAVA INSPERATO. OCCASIONE PERSA, ANCHE SE GLI ETNEI GUADAGNANO UN PUNTO SU CHIEVO, BOLOGNA E SASSUOLO


Per gli etnei a segno Bergessio, Barrientos e Almiron, che rimontano i gol di Emeghara (doppietta) e Paulinho.
tempo: 38ms
RSS
Catania, Stadio A. Massimino, 02/02/2014 -

DAL NOSTRO INVIATO - Non riesce a vincere lo scontro salvezza la squadra di Maran, che regala un tempo agli avversari, ma che alla fine riesce a trovare, con il cuore, un pari insperato e comunque importante, sia per il morale che per la classifica. Perdere significava dire addio alla salvezza, che rimane sempre difficilissima, ma che, grazie ai risultati della giornata odierna, rimane ancora possibile. Bergessio e compagni recuperano tre volte il Livorno e guadagnano un punto su Chievo, Bologna e Sassuolo, tutte e tre sconfitte in casa, e continuano a sperare. Serve comunque un cambio di marcia, un successo esterno e una successiva conferma fra le mura amiche, dove in passato il Catania ha costruito i suoi successi. E' vero anche che 14 dei 15 punti sin qui conquistati i rossazzurri li hanno ottenuti al Massimino, ma è anche vero che gli etnei in casa hanno giocato 11 volte, e su 33 punti a disposizione ne hanno fatti solamente 14, lasciandone ben 19 per strada. Bisogna subito archiviare il match di oggi, in cui sono tornati al gol Bergessio, Barrientos e Almiron (suo il punto del 3 a 3 al minuto 89), e pensare subito alla sfida di domenica prossima a Parma. E fare tesoro degli errori commessi sia in fase di costruzione che in difesa (troppo spazio lasciato alla coppia d'attacco Emeghara-Paulinho), per evitare di ripeterli. La salvezza rimane difficilissima per la formazione di Maran, ma c'è ancora tempo per conquistare un traguardo importantissimo per la città e per la Sicilia. Non è questo il momento di continuare a criticare alcune scelte societarie, per adesso bisogna remare tutti, per il bene del Catania, che ancora può rimanere aggrappato alla massima serie. Forza ragazzi, crediAmoci.

Mariano Messineo