CATANIA, UN PARI CHE BRUCIA. SUGLI SCUDI ROSINA E MARTINHO


Nervi tesi per Calaiò
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31/08/2014 -

Comincia con un match dalle tante emozioni il nuovo campionato del Catania. Purtroppo per i rossazzurri è solo un pari, ma la mole di gioco offensiva espressa fa ben sperare in vista del proseguo del torneo.

Sugli scudi senza dubbio Martinho, tornato a Catania dopo l'esperienza a Verona, e assoluto protanista in zona offesiva così come Rosina giocatore di spessore e soprattutto di qualità.

Da rivedere la difesa, in particolare Peruzzi troppo superficiale ed ingenuo in certe circostanze, ma ci si aspetta molto di più anche da Gyomber e Spolli.

Buono l'esordio di Chrapek, capitolo a parte per Calaiò. L'attaccante siciliano si distingue per la duttilità e soprattutto per la dedizione ma certi episodi come l'espulsione, che gli costerà la squalifica in vista della Pro Vercelli, devono essere evitati anche perché sa benissimo di essere un giocatore fondamentale per questa squadra.

Lo stesso Pellegrino a termine della partita fa fatica a digerire la rete presa a tempo praticamente scaduto: "Abbiamo preso un gol beffa nel finale che non ci permette di valorizzare quanto di buono è stato fatto in questa partita. Nel primo tempo ha funzionato tutto e la squadra ha creato 4 o 5 occasioni che potevano essere finalizzate meglio. Il Lanciano a parte il palo su punizione non ha creato pericoli a Terracciano. Nella ripresa invece ci siamo allungati e abbiamo subito due gol. Subito dopo la squadra ha reagito con grandissima forza ribaltando il risultato. Prendere quel gol all'ultimo secondo ha fatto cambiare tutto. Certo dobbiamo migliorare le cose che non sono andate bene stasera. I ragazzi hanno giocato fino alla fine e posso dire che sono stati bravi, forse ci è mancata la gestione negli ultimi minuti. In futuro dobbiamo sfruttare meglio il nostro potenziale offensivo e non possiamo permetterci di concedere certe ripartenze. Dobbiamo migliorare quello che possiamo ma non credo sia utile parlare di cambiamenti tattici passando alla difesa a tre, la partita l'avevamo vinta. Forse in alcuni frangenti dobbiamo essere più concreti e meno leziosi. Calaiò? In certe situazioni bisogna controllare i nervi".

 

Pascal Desiato