C`È NELL`ARIA IL VIRUS DEGLI ERRORI ARBITRALI


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01/10/2013 -

Sei giornate di campionato di Serie A e sei settimane in cui evidenziamo gli “orrori” arbitrali che sono sempre più numerosi, eclatanti e capaci di accendere micce e polemiche senza fine. Sembra sempre di sguazzare sui fraintendimenti, piuttosto che cercare la solarità della giustizia senza equivoci. Una storia vecchia come il mondo, quella degli sbagli arbitrali, ma oggi con la velocità del calcio moderno, è davvero impossibile non sbagliare anche ciò che sembra macroscopico. Non bastano sei arbitri in campo e forse non ne basterebbero neanche dodici per non fallire mai. Urge la moviola in campo. E’ assolutamente necessario l’ausilio del mezzo meccanico che possa togliere ogni recondito pensiero di malafede arbitrale e, al contempo, eliminare quella convinzione di sudditanza psicologica che le giacchette nere avrebbero da sempre per Juve, Milan, Inter e altre illustri squadre del nostro mondo pallonaro. Ci sono troppe sviste grossolane che fanno pensare proprio all’occhio di riguardo per certe squadre a discapito di altre. Ma questo non sarebbe calcio, non potrebbe esserlo, e se veramente fosse così, potremmo chiudere i battenti e andare tutti a casa. Tra le altre, la squadra che in questo inizio di campionato di serie A è stata maggiormente favorita dagli “orrori” arbitrali è sicuramente la Juve di Antonio Conte che, peraltro, sembrerebbe più svantaggiata nell’immagine da certi favoritismi non richiesti, piuttosto che agevolata nel vero senso della parola. Certo, le vittorie contro Chievo e Torino che senza errori avrebbero dovuto essere due pareggi, agevola sostanzialmente la posizione in classifica dei bianconeri, tuttavia, essere incolpevoli dall’essere agevolati grazie ai pasticci arbitrali, non mette di buon occhio la Vecchia Signora che già in passato è stata nell’occhio del ciclone. Quindi, se proprio non si vuole utilizzare il mezzo meccanico per stabilire certi falli di gioco, fuorigioco, gol non gol che possono sfuggire all’occhio umano, sarebbe interessante rivedere il regolamento attraverso la prova televisiva, non solo per quanto riguarda l’eventuale squalifica di un giocatore ma anche per una partita vinta immeritatamente per sbagli arbitrali. In quel caso si rivedrebbe il punteggio (senza l’errore) e la conseguente posizione in classifica cui verrebbero detratti i punti alla squadra erroneamente avvantaggiata e compensati alla squadra penalizzata ingiustamente. Potrebbe essere un’idea che non andrebbe a inficiare la suscettibilità della classe arbitrale, sempre così attenta a mantenere il proprio potere. E poi, stabiliamo una volta per tutte che il regolamento si attua e non si interpreta.
 
Salvino Cavallaro   

Salvino Cavallaro