CHAMPIONS LEAGUE, BARCELLONA TROPPO SUPERIORE PER QUESTO MILAN


C’è chi ha dato la colpa al palo di Niang e chi, addirittura, al fallaccio di Portanova su Pazzini
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13/03/2013 -

C’è chi ha dato la colpa al palo di Niang e chi, addirittura, al fallaccio di Portanova su Pazzini in Genoa – Milan di venerdì scorso. Per carità, tutte le opinioni sono degne di essere proferite e sostenute, ma nascondere l’oggettiva superiorità del Barcellona, è atto assolutamente inutile.

Così è se vi pare, avrebbe detto qualcuno. La dimostrazione di una forza disarmante è arrivata ieri, dal netto 4 a 0 che i blaugrana hanno inflitto al Diavolo. Perché quando Xavi, Iniesta e Messi girano, non c’è difesa che regga il colpo, tanto meno se a formarla ci sono Constant o Mexes. Perché quando la palla gira da destra a sinistra, in profondità, con tocchi minuziosi, secchi, ipnotici come suole fare il Barcellona, nessuno può nulla. Si può sperare in una serata negativa degli interpreti catalani, come successe all’andata quando un buon Milan riuscì a portare a casa la posta ma lasciando a tutti la sensazione che al ritorno l’antifona sarebbe stata differente. Come in effetti è stato.

Certo, forse la presenza di Balotelli avrebbe dato più peso. Forse se Pazzini non fosse stato proditoriamente azzoppato dall’intervento di Portanova avrebbe potuto buttarla dentro, quella palla che lo sbarbato Niang ha fatto terminare sul palo. Ma il Barcellona ieri sera ha dimostrato di essere ancora la squadra tecnicamente più completa del panorama pallonaro mondiale. Questa volta senza forse.

Messi, frettolosamente sminuito all’andata per non aver ancora una volta segnato ad una italiana su azione, ha siglato la sua 16esima doppietta in Europa, portando a 56 il bottino totali di reti in stagione. Numeri mostruosi, numeri da fantascienza. Vero poi che la qualità globale del campionato spagnolo non è paragonabile a quella tatticamente esasperata del nostro massimo torneo, ma la controprova di vedere Messi contro Portanova forse non ce l’avremo mai. E per la Pulce e per tutti coloro che amano il calcio, questo sì  è lecito sostenerlo, è solo un bene.

Gabriele Cavallaro

IlCalcio24 Redazione