In una lunga intervista al Corriere dello Sport, Giorgio Chiellini parla del momento della Juventus.

Si parte dalla sfida di San Siro, che ormai è alle porte;  "La partita di San Siro contro il Milan non sarà decisiva, lascerà ancora delle distanze colmabili. Credo che oramai per chi è dietro sarà difficile inserirsi nel discorso scudetto.

Qualche piccolo riferimento alle polemiche: "Ambrosini mi ha accusato di fare la spia. Ho solo detto la verità rispondendo ad una domanda nient'altro. Il Milan anche senza Ibrahimovic è comunque una grande squadra. Sapevo che i rossoneri si sarebbero ripresi dopo aver subito la sconfitta da parte nostra in Coppa. Il goal al Catania? Non ho spinto Bergessio, ho solo sfruttato la mia stazza...Sulla pomemica tra Conte e Allegri credo  che non ci sia alcuna cattiveria nelle parole del tecnico rossonero, sono normali discussioni".

L'analisi passa anche attraverso la grande stagione bianconera e gli obiettivi: "In questa stagione siamo cresciuti partita dopo partita, prendendo consapevolezza nei nostri mezzi. Dopo due settimi posti ci aspettavamo forse qualcosa in meno, invece si stiamo superando. Sappiamo di poter vincere solamente mettendo in campo grande spirito e grande sacrificio. Non abbiamo un Ibrahimovic, ma mettiamo in campo una determinazione ed una voglia che ci stanno dando ragione.

Infine gli uomini chiave, che sono uno in campo e uno in panchina: "E' vero che Pirlo ha cambiato la Juve: ha voluto rimettersi in gioco e sta dimostrando di essere una persona ed un campione eccezionale.  In giro leggo giudizi troppo affrettati: sia sull'Inter che nei mesi scorsi su gente come Pirlo e De Rossi. Conte è un grande motivatore. In questo momento in squadra c'è il giusto mix tra gente che ha già vinto e che vuole continuare a vincere e gente che vuole farlo per la prima volta dopo aver attraversato questo periodo di transizione alla Juventus".