CONFEDERATION CUP, IL GIRONE D`INFERNO DELL`ITALIA


Confederation Cup Italia
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02/12/2012 -

Aperitivo, spuntino, stuzzichino, bocconcino. Chiamatela come volete.  Sicuramente, però, la Confederation Cup 2013 che andrà in scena a giugno, ovviamente in Brasile, rappresenterà un test-match importante in vista del Mondiale verdeoro del 2014.  Oggi a San Paolo Prandelli era curioso di scoprire le avversarie con cui Balotelli e compagni dovranno misurarsi: l’Italia farà parte di questa manifestazione in merito alla finale degli Europei raggiunta, quella stessa finale in cui venimmo sconfitti 4-0 dalla Spagna campione del mondo, quindi già partecipante alla Confederation Cup.  Gli occhi di tutti gli ospiti presenti all’inaugurazione erano rivolti verso un solo obiettivo: non le magiche palline contenenti i nomi delle squadre quanto il volto illuminato di Adriana Lima, top-model brasiliana che presenziava all’evento. Ma tornando al calcio, prima dalle parole della presidente del Brasile Dilma Rousseff poi da quelle di Cafù, ex difensore rossonero, è emerso come il concetto di calcio sia intrinseco a quello della Nazione: il Brasile è calcio, il Brasile è il calcio.
Lo stesso Cafù ha presentato il pallone della competizione, scatenando l’ilarità dei presenti a causa della quasi omonimia: Cafusa. Cosa significa?  Carnaval, il carnevale brasiliano è una delle peculiarità della nazione sudamericana; Futebol, ovviamente il gioco del calcio; Samba, il ballo più sensuale e coinvolgente simbolo di una nazione che malgrado i tanti problemi, riesce ad alzare la testa e muoversi con allegria. Poi è stato il momento dei gironi e, quindi, per noi, il momento del dolore: Il Brasile di Neymar, Il Messico del Chicharito Hernandez e, infine, il Giappone di Nagatomo e soprattutto di mister Zaccheroni.
La sorte e il fato ci hanno regalato l’occasione di affrontare avversari di grande qualità: saranno tre partite complicatissime in cui bisognerà capire il livello con cui si arriverà al Mondiale dell’anno successivo.  La prima partita degli Azzurri guidati da El Shaarawy sarà contro il Messico, per poi affrontare il Giappone e concludere con il Brasile.
Dall’altra parte la Spagna campione del Mondo e d’Europa ha trovato l’Urugay di Cavani e Suarez, Tahiti, campione della Coppa delle Nazioni Oceaniche e infine il futuro campione d’Africa, che emergerà solamente a febbraio.  Insomma, otto grandi nazionali, due gironi intensi e pericolosi, un solo obiettivo: arrivare più in fondo possibile e alzare la coppa nel cielo di Rio.

Gruppo A: Brasile, Giappone, Messico, Italia

Gruppo B: Spagna, Tahiti, Uruguay, Campione d’Africa 2013

Giovanni Morotti