CONTRO IL BRESCIA VINCE LA JUVE E…….LA NOIA!


Nella domenica dello scontro
diretto tra Lazio e Inter, la Juventus ha affrontato il Brescia all’Allianz
Stadium. Era una partita da vincere per ovvie ragioni e la Juve l’ha fatta sua
con il risultato di 2 a 0 con gol di Dybala su calcio di punizione e di
Cuadrado su una delle pochissime azioni di gioco meritevoli di citazione. Per
il resto è stata noia completa. Noia di una squadra che appare in ritardo di
preparazione, noia di un gruppo di calciatori che non ha intensità, noia di una
circolazione di palla troppo lenta. In poche parole questa non è Juventus, non
può esserlo, a meno che non si capisca quale sia esattamente il male oscuro che
si è inserito prepotentemente nella situazione globale dei meccanismi di squadra.
Crediamo che Sarri sia l’unica persona a dovere dare una risposta precisa su
quello che sta succedendo a questa squadra e, di conseguenza, prendere le
giuste misure per risolvere una situazione che richiede ormai soluzioni in tempi
brevi, visti gli impegni di Champions, Campionato e Coppa Italia, i quali sono
ormai dietro l’angolo. D’altra parte con quello che guadagna il tecnico
dall’inconfondibile parlata toscana, chiamato dalla Juve per infondere un gioco
armonico e spettacolare, ci si deve aspettare una risposta concreta ai tanti
dubbi che affliggono la sua squadra incapace di avere un’identità ben precisa. L’idea
di aspettare ancora, accumulare punti per la classifica, restare bene o male in
corsa per tutte e tre le competizioni calcistiche non regge più. E’ tempo di
risposte chiare e inconfutabili, perché la Juventus è carica di super campioni
profumatamente pagati, così come il suo allenatore che guadagna 6,5 milioni
netti a stagione più bonus. Poi possiamo anche parlare di certi errori fatti nella
campagna acquisti estiva fatta da Paratici, il quale non ha saputo sistemare a
dovere il centrocampo ed ha ritardato palesemente la cessione di giocatori che
non apparivano più nel progetto Juve voluto da Sarri. Certo, il dirigente della
Juventus ha poi riparato in extremis nel mercato di gennaio con le cessioni di
Mandzukic, Emre Can e Pjaca dato in prestito per farlo giocare, tuttavia, prima
ancora di una questione legata a trattative economiche non convenienti alla
Juve, si pensa a un’incertezza nel programma da seguire, a una sorta di
tentennamento fatto di indecisione che si riflette inevitabilmente anche sulla
fisionomia tecnica della squadra. La Juve e Sarri non hanno ancora capito se
con il vasto parco di giocatori di primissima qualità che hanno nel proprio
organico, devono tatticamente inseguire il 4-3-3, piuttosto che il 3-5-2, o il
4-3-1-2 con il trequartista che non c’è, non si trova e qualche volta si tenta
d’inventare. Così come si tenta di inventare una difesa che a seguito degli
infortuni di Chiellini (rientrato contro il Brescia per una decina di minuti
finali) Demiral, Danilo (anch’egli rientrato ieri) si sia optato di inventare
un Cuadrado che da terzino ha fatto quello che ha potuto. E poi De Ligt, un
giocatore tanto pagato che non riesce a dare garanzie di personalità e, per
questo, Sarri cambia continuamente formazione. Un po’ per sostituire gli
infortunati e un po’ per non avere le idee chiare su come affrontare la
situazione, la Juve sembra in un continuo cantiere di lavori in corso. Per
fortuna CR7 dà il suo apporto di vero campione instaurando una leadership in
campo e nello spogliatoio, pur avendo bisogno di tanto in tanto di tirare il
fiato per essere gestito al meglio. Ma, a onor del vero, dobbiamo dire che
anche Dybala è migliorato. Il ragazzo si è fatto valere dimostrando di meritare
la maglia da titolare e non essere vittima delle continue indecisioni di Sarri,
il quale sistematicamente l’ha sostituito nel corso delle gare giocate. Dunque,
la situazione di questa Juve non è chiara e il fragile gioco messo in campo che
spesso si traduce in situazioni d’incomprensibile pausa di attenzioni, non
induce a trovare la svolta risolutiva per vedere rinascere la Juve e il suo
gioco. Ci riuscirà Sarri in queste settimana che precedono i grandi impegni
della stagione 2019/’20?
Salvino
Cavallaro