GIGIO DONNARUMMA. IL CASO.


Chissà se questo ragazzone di 18 anni
ricorderà tra qualche anno tutto quello che sta vivendo nella sua giovane età.
Il tempo passa in fretta, ma non sempre cancella tutto. Così è possibile che Gigio Donnarumma portiere di
professione, quando avrà 60 o 70 anni penserà a questo periodo della sua vita
con un lato malinconico, per non aver goduto la serenità della sua giovinezza.
Già, la sua giovinezza. Chi pensa superficialmente che la ricchezza derivante dai
suoi lauti contratti e la popolarità che ha acquisito in così breve tempo siano davvero tutto, forse sbaglia. Senza neanche accorgersene è pure diventato l'erede naturale di quel mostro sacro che è Gigi Buffon. Incredibile ma vero. Eppure, questo è il duro
prezzo di un mondo che ti coinvolge l’anima e ti prende mentre sei in balìa
degli altri, quasi non fossi più tu a decidere della tua vita. Un’età che
matura troppo in fretta ti fa perdere il sapore principe di quel gusto che sa di
spensieratezza, di freschezza giovanile, di quel fare le cose con entusiasmo e con un pizzico di
irresponsabilità che è tipica della gioia di vivere i tuoi 18 anni, in cui
sbagliare significa anche imparare, fare esperienze di vita e riflettere in un
processo di maturazione che ti aiuterà a conoscere sempre più il bene e il male
attraverso la conoscenza di te stesso e degli altri. E’ la legge della vita che
ci portiamo dentro fin da quando nasciamo e cresciamo nell’intento di sapere
chi siamo e cosa vogliamo. Ma Gigio Donnarumma, preso com’è da pressioni
esterne per firmare contratti da nababbo e da un procuratore che ne sfrutta l’immagine
e l’abilità di portiere con l’esigenza di arricchirsi sempre di più, non è più
padrone di se stesso. E’ il prezzo alto che devi pagare e che non tiene conto
dei tuoi 18 anni, di cosa pensi, di cosa sei e se tutte queste cose potranno
bruciare il tuo essere ragazzo, studente che ha pure rimandato di acquisire la
maturità scolastica per mancanza di tempo e anche di voglia, così affievolita
dall’opacità di momenti che non ti fanno dormire neanche la notte. E mentre lui
e il suo Milan cercano di uscire dal tunnel della crisi, ecco che si riparla di
quel maxi rinnovo di questa estate in cui firmò un contratto con scadenza nel
2021 e un ingaggio di oltre 5 milioni di euro l’anno più bonus. Ma, stante
a quanto sostiene Il Corriere della Sera, il talentuoso portiere al momento
di apporre la sua firma con il club rossonero, ricevette delle presunte pressioni. Così
il suo agente Mino Raiola invoca l’annullamento del contratto tramite il suo
consulente legale, il quale avrebbe inviato una comunicazione al Milan in cui
ci si appella alla presunta violenza morale che il ragazzo avrebbe subito.
Storie di soldi, di interessi di parte, di squallidi voltafaccia che non
possono confondersi con il rispetto dei valori di un ragazzo che paga il
prezzo di una giovinezza bruciata. In fondo, dietro quella maschera di Gigione
Donnarumma, quella montagna di muscoli che lo caratterizzano, quei plastici voli che
fa da un palo all’altro della porta che l’hanno reso famoso anzitempo, si
nasconde un velo malinconico di tristezza per non aver assaporato lentamente il
tempo più bello della sua vita.
Salvino
Cavallaro