IL DERBY D’ITALIA IN CASA ANDRIOLO


I fatti e i personaggi che emergono in questo testo più letterario che giornalistico, sono assolutamente veri e sintetizzano l`antico dualismo sportivo nel derby d`Italia.
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Torino, 28/04/2018 -


“Natale in casa Cupiello” è una famosa commedia tragicomica scritta da Edoardo De Filippo nel 1931. La commedia, che è forse la più nota di Edoardo, ha sfumature comiche, grottesche, farsesche e, analizzando la tematica dell’incomunicabilità e dei contrasti famigliari, presenta un fatto fortemente realistico. Ecco, non so perché quando penso al derby d’Italia vissuto in casa Andriolo, mi viene sempre in mente la commedia di Edoardo De Filippo, non certo per l’incomunicabilità tra i componenti famigliari, ma per le sfumature di comicità e del “contrasto” sportivo vissuto soltanto per il divergente tifo tra Juventus e Inter. Mi sembra di vederla la scena di quel giorno. Tutti davanti alla televisione a casa di Gaetano, interista sfegatato con la presenza dei suoi due figli, Domenico e Giulia, juventini dalla nascita. E poi l’altro juventino Attilio, fratello di Gaetano e zietto affettuoso di Domenico e Giulia. E’ un momento topico dell’anno calcistico italiano, quello in casa Andriolo, che vede assistere il derby d’Italia tra urla e abbracci, quasi fosse una questione personale da risolvere. La famiglia è di quelle che va d’amore e d’accordo, ma quando c’è Juventus Inter o Inter Juventus non ce n’è per nessuno. Certo, il povero Gaetano essendo solo lui di fede interista in casa Andriolo si trova in minoranza, ma non per questo si lascia intimorire. E’ un fatto di cuore, di passione calcistica che qualche volta va persino oltre la logica razionale di ammettere la superiorità dell’una verso l’altra squadra. E questa sera, in una notte in cui la Juventus deve vincere per mantenere una lunghezza di vantaggio sul Napoli per far suo lo scudetto e l’Inter deve fare altrettanto per la Champions League, immagino cosa può accadere in casa Andriolo.  Gli animi si esaltano e si accendono come fiammiferi in ogni situazione della partita. Momenti in cui l’adrenalina è ai massimi livelli e difficilmente fa razionalizzare certe situazioni che, semmai, andrebbero discusse serenamente. E poi gli sfottò, se l’una o l’altra squadra segna un gol. Certo, per chi guarda la partita in modo distaccato c’è tutto da ridere e da piegarsi in due nel sentire i commenti attraverso il colorito dialetto siciliano. Più d’una volta mi sono ripromesso di scrivere il testo di una giornata di calcio in cui si giochi il derby d’Italia in casa Andriolo, per poi portarlo magari in teatro. Prima o poi lo farò, perché è davvero tutto divertente, grottesco e con sfumature farsesche, proprio come “Natale in casa Cupiello”. Ma questo è “Il derby d’Italia in casa Andriolo”. Ricordo una volta in cui la Juventus dimostratasi nettamente superiore nel gioco contro i nerazzurri di Mazzarri, vinse 3 a 1. Il buon Gaetano solitamente battagliero, ha dovuto deporre le armi di fronte alla schiacciante superiorità bianconera. Ma quella volta tutti i componenti la famiglia Andriolo di fede juventina, non hanno neppure infierito contro il Gaetano interista, perché sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa. I gol di Lichtsteiner, Chiellini e Vidal avevano suggellato una superiorità bianconera indiscutibile, nonostante l’impennata d’orgoglio nerazzurra che nel finale di partita ha segnato il gol della bandiera con Rolando. Ma quella volta Gaetano non se l’è presa più di tanto, ha semplicemente cercato di farsi le proprie ragioni pur incassando la sonora sconfitta nell’attesa di urlare per la sua Inter al prossimo incontro con la Vecchia Signora. E poi, in ballo escono sempre le antiche ruggini tra tifosi dell’opposta fazione, che vertono su quel famoso scudetto targato calciopoli, tolto alla Juve per darlo all’Inter. Un passato fatto di odi sportivi mai sopiti che, tuttavia, non fanno capo alla famiglia Andriolo che è esempio di unione, di affetti famigliari e rispetto di antichi valori. Ma quando arriva il giorno della sfida tra Inter e Juventus…….. tutti vogliono vincere, è un fatto personale!

Salvino Cavallaro             

Salvino Cavallaro